Brindisi, 19/04/2010
Marcello Rollo lascia il Pdl
"L’orgoglio, il buon senso ed il decoro" non consentono più la militanza in un Pdl che il Sindaco Mennitti e la sua corte hanno appaltato all’On.le Vitali e al Senatore Saccomanno.
Con questa dura presa di posizione Marcello Rollo, esponente di spicco prima di Forza Italia e poi del Pdl della città di Brindisi lascia il partito della libertà.
Lo fa con una lettera scritta alle maggiori personalità nazionali e regionali del Pdl: al Presidente Silvio Berlusconi, al Presidente della Camera Gianfranco Fini, al Ministro Raffaele Fitto, al Coordinatore Regionale Antonio Distaso e al
al futuro Capogruppo PDL alla Regione, Rocco Palese
Di seguito il testo integrale della lettera di Marcello Rollo:
Gentile Presidente,
mi spiace profondamente comunicarLe la mia decisione di lasciare sin da subito il PDL.
Non posso parlare di vere e proprie dimissioni poiché al momento non ricopro alcun incarico pur avendo per oltre vent’anni rappresentato orgogliosamente in tutti i consessi locali ed in quello regionale le istanze, i desideri e le speranze della gente di Brindisi.
L’orgoglio, il buon senso ed il decoro, vocaboli che ancora la mia visione della politica mi impone di declinare, non consentono più una mia militanza in questo partito.
Un partito oramai completamente appaltato dal sindaco Mennitti e dalla sua corte all’On.le Vitali di Francavilla Fontana e al Senatore Michele Saccomanno di Torre Santa Susanna.
L’aver tentato inutilmente di contrastare la loro scellerata azione e di dare alla mia città dignità ed autonomia non è servito.
Non intendo ancora condividere con questa classe dirigente locale alcunché, tantomeno la finta ignoranza sulle reali scelte dissennate dei due deputati che hanno portato alla sconfitta dell’amministrazione provinciale di Brindisi prima e della Regione Puglia poi.
Con tale amarezza, ma con altrettanta determinazione civile saluto quindi gli amici del PDL che mi hanno sempre gratificato della loro stima e della loro fiducia.
Sul futuro aspetterò. Ma non in silenzio.
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