Brindisi, 20/04/2010

Rollo duro con Saccomanno: "ti prego, smettiamola qui"

Senatore Saccomanno,
davvero tu credi di poter continuare a distorcere la verità in questo modo untuoso?
Avevo già detto nella mia lettera di non voler condividere alcunché con i dirigenti ed i rappresentanti del PDL, tantomeno analisi sul passato, ed il fatto che tu mi costringi a farlo mi amareggia non poco e quindi mi sforzerò di farlo in sintesi.

Tu sai meglio di chiunque che la sconfitta alle elezioni provinciali era stata da te calcolata e pianificata nel momento stesso in cui, d’accordo con Gino Vitali, hai negato al centro destra la possibilità di poter cercare un accordo con l’UDC di Massimo Ferrarese.
Che tu abbia immediatamente capito, assieme a Gino Vitali, che quell’accordo avrebbe “liberato” tutte le energie di una sedicente classe dirigente locale non mi ha stupito.
E immagino quanto ti abbia spaventato, e quanto abbia spaventato il tuo collega Vitali, l’idea di non ritrovarsi più di fronte nel comune capoluogo una schiera di prezzolati e pavidi interessati a coltivare il loro orticello, ma una classe dirigente forte, autonoma e consapevole.
Ciò che invece mi ha nauseato è stata la tua scelta di sacrificare la vittoria del centro destra alle provinciali e poi alle regionali per tuoi calcoli di bassa lega che, ho sempre saputo, sai fare benissimo.
In quel momento hai condannato alla sconfitta i tanti entusiasmi, la tanta passione, i tanti giovani che nel tempo, faticosamente eravamo riusciti ad avvicinare al partito. Che la tua candidatura alla provincia sia stata poi accettata per servizio suona come un insulto a chiunque abbia un minimo di buon senso e di memoria; la tua candidatura è stata invece imposta da Fitto come risposta alla tua azione dissennata sul territorio ed alla considerazione del ministro di negarti la segreteria regionale del partito, per la quale tu brigavi, e che a suo parere, ed anche mio, sarebbe stata una iattura peggiore visti i risultati della tua azione in provincia di Brindisi.

Io, come ricorderai, ho preteso di caricarmi l’onere di una sconfitta annunciata e di coordinare l’azione del PDL in città perché ho l’abitudine a compiere le battaglie che servono al contrario di te che hai sempre combattuto esclusivamente le battaglie che ti servono.
Dopo quel risultato non hai battuto le tue ciglia solo perché sapevi di non aver fatto fino in fondo quella battaglia che ti avrebbe, se vinta, posto il problema di dover lasciare il posto di senatore.

Sull’argomento regionali ritengo di non doverti ancora rispondere ma ti prego di astenerti per il futuro dal raccontare falsità altrimenti sarò costretto a farlo con una dovizia di particolari che potrebbe amareggiarti.
Brindisi sicuramente saprà risponderti come ti ha risposto la “tua” Torre Santa Susanna dove sei riuscito a coalizzare tutti contro di te e a farti assegnare una sonora lezione.
E se pure la corte di accoliti che oggi hai nella mia città ti induce a pensare il contrario sappi che qui esistono forze sane e volenterose che difficilmente potrai assoldare.

Credo ci siano le condizioni per poter iniziare un progetto attorno ad una nuova idea di autonomia politica cittadina e provinciale ed è quello che cercherò di fare lontano da te con gli amici che hanno a cuore le sorti di questa città; pochi o molti che siano.
Ti prego, smettiamola qui.

Marcello Rollo

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