Brindisi, 21/04/2010
Rigassificatore, le Associazioni criticano Brindisi Lng sponsor dello Snim
Il turismo e il commercio sono le principali vocazioni del porto di Brindisi e
per questo motivo riteniamo più che positivo incentivare ad esempio il traffico
crocieristico ed organizzare eventi quali lo SNIM , diventato ormai a pieno
titolo uno dei maggiori saloni della nautica a livello nazionale.
Ma non riusciamo a capire come la British gas –LNG possa sponsorizzare il
Salone della Nautica SNIM considerato che vorrebbe far giungere a Brindisi ogni
anno 100/110 gasiere da 140/180.000 T, rendendo cosi impossibile i la
navigazione e ogni tipo di attività durante la movimentazione di gasiere lunghe
oltre 300 metri (cosi come chiaramente confermato dai documenti per la sicurezza
redatti dalla Capitaneria nei porti in cui gli impianti di rigassificazione
sono già attivi)
Non capiamo come può chi si pone in conflitto con le istituzioni e la
popolazione locale per perseguire unicamente i propri interessi, provare a
legare il proprio nome all’immagine turistica che calpesta.
Per queste e tante altre ragioni nella giornata di sabato 17 aprile 2010 una
folta delegazione costituita dalle nostre associazioni insieme a singoli
cittadini ed esponenti della società civile ha visitato gli stand ben allestiti
all’ interno del Piazzale di Sant’ Apollinare e del capannone ex Montecatini.
Ciò ha costituito l’ennesima occasione per continuare ad informare,scambiare
pareri,ribadire le ragioni del no ,ricordare che il porto di Brindisi “ospita”
già 53.000 tonnellate di GPL nell’impianto di Deposito Costiero oltre che 7
milioni di tonnellate di carbone e 8miliardidi metri cubi di metano, ragionare
e riflettere su come - in un porto ad imbuto come quello di Brindisi – l’attività di un impianto delle dimensioni di un rigassificatore sarebbero
inconciliabili con le tradizionali attività turistiche e commerciali verso cui
vuole avviarsi il nostro porto(per non parlare delle questioni penali e
tecniche), ma è stata anche l’occasione per dire si in maniera entusiasta ad eventi quali lo Snim e a tutte le attività collaterali al porto quali la miticoltura,la
cantieristica,le attività commerciali, il traffico passeggeri e crocieristico e le imbarcazione da diporto.
Noi pensiamo che la cittadinanza abbia già espresso la propria volontà in molteplici occasioni, volontà che vede per Brindisi un sentiero che va dritto verso un altro sviluppo e che pretende con forza che il territorio non sia ancora una volta svenduto alle grandi multinazionali come purtroppo successo in
passato.
Perche non vogliamo che fra dieci anni oltre che per il carbone dovremo piangere anche per il rigassificatore.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO: Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”,
Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e
sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e
della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi
Porta d’Oriente, Salute Pubblica,associazione “ I REMURI”
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