Brindisi, 21/04/2010
Friolo risponde a Rollo: "sei un ingrato"
Anche nelle situazioni di grande amarezza e sconforto, come accade in questi giorni a Marcello Rollo, non devono mancare, come egli stesso sostiene nella lettera inviata ai vertici del partito, “buonsenso e decoro”. Appaiono ingiuste, oltretutto perché non veritiere, le accuse rivolte in particolare al senatore Michele Saccomanno. Rollo, nell’analizzare le cause della sua mancata elezione per il Consiglio regionale, non dimentichi di aver preteso come condizione essenziale di essere l’unico candidato del PDL per la città di Brindisi. Ciò ha avuto senza dubbio qualche ripercussione sui consensi del partito nel capoluogo. E’ ingiusto tentare, pur in una situazione di rabbioso sfogo, di addossare colpe agli altri senza spendere una sola parola di autocritica.
Non è corretto, inoltre, evidenziare la sconfitta in un Comune e dimenticare che, ad esempio, la mia elezione a consigliere regionale è il risultato anche e soprattutto di un lavoro di squadra di cui fa parte proprio il senatore Saccomanno. Un gruppo che, con il proprio patrimonio valoriale e di impegno umano in difesa dei cittadini e del territorio, ha saputo dedicarsi indistintamente ad ogni realtà del territorio provinciale, quindi anche nel capoluogo, raggiungendo risultati tangibili ed evidenti per tutti. Un percorso serio di lavoro che ha segnato anche la storia di Brindisi sui temi più importanti come, tra l’altro, la sanità e l’ambiente.
Su Saccomanno uomo politico non c’è nulla da eccepire e lo conferma il fatto che ad ogni competizione elettorale, da sempre, egli è risultato primo degli eletti. Unica eccezione la sconfitta alla presidenza della Provincia quando proprio Rollo risultava essere il coordinatore di quella campagna elettorale. In quel periodo tutti ricorderanno come si ironizzasse sul legame tra Rollo e Ferrarese e su come ciò potesse in qualche modo influenzare l’esito finale di quella competizione. I dati elettorali del capoluogo evidenziarono, in fase di ballottaggio, una discrepanza tra i voti ottenuti alle comunali e quelli delle provinciali. Per quanto riguarda il mancato accordo con l’UDC in quelle elezioni provinciali, va chiarito, e Rollo non può affermare il contrario, che ciò non dipese affatto da Saccomanno.
Le recenti rabbiose dichiarazioni di Rollo nell’affermare il suo desiderio di allontanarsi dal PDL lasciano prefigurare un non più celato abbraccio con Ferrarese.
L’invito è quello di porre da parte, in questi momenti di sconforto, ogni decisione affrettata e ogni valutazione viziata da ingiustificato risentimento e di ripensare a come i consensi elettorali di un tempo passato, che mai sono soltanto per meriti personali, gli abbiano garantito di essere ai vertici del partito che ora afferma di rinnegare e al governo della Regione Puglia. L’abbandono, a questo punto, ha il sapore dell’ingratitudine.
Maurizio Friolo
Vice Coordinatore Vicario Prov.le PDL
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Rollo lascia il Pdl: tutte le reazioni
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