Brindisi, 08/05/2010
Cannarile al Sindaco: "perchè non chiude la Centrale Enel"
Le diverse problematiche relative alla presenza di Enel a Brindisi sono all'oggetto di una interrogazione Consiliare a risposta scritta
presentata al Sindaco Mennitti ed al Presidente del Consiglio Comunale Pennetta, da Francesco Cannalire, Consigliere Comunale di Alleanza per l'Italia al Comune di Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
Egregio Sindaco,
i numerosi incidenti che continuano a vedere vittime operai impegnati nei lavori di manutenzione della Centrale Enel di Cerano;
la circostanza che, nonostante un deliberato della Giunta Municipale, Enel non abbia provveduto ad indennizzare i proprietari delle aree limitrofe al nastro trasportatore;
il fatto che, pur parlandosene da anni, non esiste uno straccio di proposta di nuove convenzioni con Enel mirante alla riduzione dell’uso del carbone e delle emissioni nocive in atmosfera;
ci spinge a chiederci: ma la vita umana, la salvaguardia dell’incolumità dei lavoratori, i diritti di coloro i quali hanno subìto dei danni per l’inquinamento provocato da anni e si trovano oggi privi di ogni sostentamento e costretti a rinunciare alla tutela giurisdizionale dei torti subiti in cambio di un improbabile indennizzo; il rispetto dell’ambiente e della salute umana; insomma, tutti questi beni costituzionalmente garantiti hanno un valore minore a Brindisi rispetto a Civitavecchia?
Perché anche Lei sulla scorta della scelta fatta dal coraggioso Sindaco di quel comune, non emette
un’ordinanza di chiusura di almeno un gruppo della Centrale di Cerano?
Sono certo che un simile gesto, oltre a non arrecare alcun danno agli interessi generali del Paese,
attesa la riduzione della domanda di energia conseguente alla perdurante crisi economica,
consentirebbe di ottenere in un sol colpo più risultati:
in primo luogo, l’Enel si siederebbe al tavolo
delle trattative con un atteggiamento diverso e darebbe finalmente il via a quelle opere di
ambientalizzazione di cui da tempo si parla (copertura del parco carbone, realizzazione del molo
dedicato allo sbarco del carbone, etc);
in secondo luogo si otterrebbe una immediata riduzione
dell’uso di combustibili fossili e conseguentemente di emissioni di CO2 in atmosfera;
infine, si alleggerirebbe il carico sulla rete elettrica consentendo l’immissione di energia prodotta con fonti
alternative, le uniche capaci di garantire un reddito sostitutivo ai proprietari dei suoli limitrofi alla Centrale di Cerano, come espressamente sancito dalla deliberazione della Giunta Comunale n°54 del 22/02/2010 da Lei stesso proposta.
Non voglio credere infatti, che la rinuncia da parte del Comune di Brindisi a costituirsi parte civile nel processo penale che vede imputata Enel, sia stata fatta unicamente per avere degli alberi in più nel parco “Magrone”, peraltro già ampiamente finanziati con la misura POR 5.1, a meno che le
varianti in corso d’opera non abbiano di fatto prosciugato le risorse destinate allo stesso progetto.
Insomma, Caro Sindaco, io sono tra quanti non hanno difficoltà a gridare “Forza Enel!!!” nel
palazzetto ma al di fuori di quelle mura pretendo che la società elettrica abbia maggiore rispetto dei diritti e dell’intelligenza dei brindisini.
La interrogo, quindi, per sapere quali provvedimenti Lei intende adottare nei confronti dell’Enel
affinché abbia finalmente termine questo stillicidio di incidenti sul lavoro e per costringere la società
a risarcire gli aventi titolo per la sua attività già oggetto di inchieste penali.
COMUNICATO STAMPA FRANCESCO CANNARILE - CONSIGLIERE COMUNALE ALLEANZA PER L'ITALIA
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