Brindisi, 06/11/2004

Caso Brindisi: Fitto convochi un consiglio regionale ad hoc

Le Associazioni ItaliaNostra, WWF, Legambiente, Fondazione “Di Giulio”, Coldiretti-Terra Nostra, A.I.C.S. hanno inviato al Presidente della Giunta Regionale, Dr. Raffaele Fitto, una lettera in ordine ai problemi ambientali a Brindisi.
Nel dcoumento, indirizzato anche a tutti i Capigruppo del Consiglio Regionale e (per conoscenza) Al Presidente l’Amministrazione Prov.le, Dr. Michele Errico, al Sindaco di Brindisi, Dr. Domenico Mennitti ed agli organi d’informazione, si chiede, fra l'altro, l'indizione di un Cosiglio Regionale sul "caso Brindisi".
Di seguito riportiamo integralmente la missiva.

"Come Lei ben sa dapprima il Consiglio Provinciale e successivamente il Consiglio Comunale, rispettivamente il 4 agosto e il 27 settembre 2004, furono convocati in seduta monotematica per discutere e deliberare sull’insediamento dell’impianto di rigassificazione.
Alla fine del dibattito i consigli espressero con forza e convinzione il loro dissenso senza alcun voto contrario.
Tali deliberazioni accolsero le indicazioni dell’opinione pubblica che per anni e in vari modi aveva manifestato il proprio disappunto verso un modello di sviluppo che sinora, è bene dirlo, non ha prodotto altro di duraturo se non guasti ambientali e un grave stato di conflitto sociale.
A queste decisioni la LNG Brindisi, società che intenderebbe costruire l’impianto, ha risposto con protervia e provocazione: ha fatto sapere che procederà comunque all’appalto dei lavori.
Questo grave e prepotente atteggiamento non intende tener in alcun conto la volontà popolare, istituzionale e politica locale prevaricando le legittime aspirazioni del territorio.
Un vero schiaffo alla città, ai cittadini e ai propri rappresentanti istituzionali.
Avremmo preferito che non ci fosse stato bisogno di scrivere questa nostra nota per sollecitarLa affinché convocasse il Consiglio Regionale per esprimersi in proposito. Consideravamo sufficienti gli inviti in tal senso del vice presidente del Consiglio Carmine Dipietrangelo, dell’Assessore all’Ambiente Michele Saccomanno e di altri esponenti del Consiglio Regionale. Ma evidentemente non gli si è dato il giusto valore.
Il territorio brindisino, come Lei ben sa, è oggetto di gravi speculazioni e ricatti nel tempo, dal polo chimico al polo energetico. Parebbe quasi che un’oscura regia abbia studiato e provocato l’imprevedibile crisi del comparto aeronautico brindisino - con le centinaia di maestranze poste in cassa integrazione - per creare sgomento e disorientamento tra la popolazione, per eliminare ostacoli all’imposizione di vecchie logiche, affinché questo territorio sia condannato a rincorrere perennemente emergenze.
Richiamiamo la Sua attenzione sull’urgenza di quanto Le chiediamo, affidiamo alla sua sensibilità e capacità politica le legittime aspettative della città di Brindisi, del suo territorio e della sua popolazione.
La invitiamo a convocare con l’urgenza che si richiede il Consiglio Regionale affinché si discuta di tale problema e si possa inviare un chiaro messaggio: una decisione politica inequivocabile in linea con quella del territorio e che produca atti amministrativi chiari e definitivi. "