Brindisi, 13/05/2010
Basell, Vendola: "chiusura Terni devastante"; Vitali: "pensi a Brindisi"
"La multinazionale della chimica Lyondell Basell che è insediata in Italia con propri stabilimenti a Brindisi oltre che a Terni e a Ferrara, ha deciso di procedere alla chiusura dell’insediamento di Terni a partire dal primo luglio, perché intende ‘ristrutturare’ la produzione nei propri siti italiani. Le conseguenze rischiano di essere devastanti non solo per Terni, ma per il sistema della chimica in Italia".
Queste le parole di Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia che Venerdì 14 sarà a Terni per incontrare i lavoratori della Basell.
"Stiamo assistendo ad un racconto di disinteresse e di rinuncia da parte del Governo all’industria della chimica fine, che è stata fino ad oggi un must della produzione industriale italiana - continua l'esponente di Sel -. Un nuovo capitolo di disperazione si affaccia all’orizzonte... e il Governo si pone come spettatore assente e indifferente, lasciando il settore a se stesso. In questo quadro, nel quale addirittura l’industria chimica italiana fa un passo indietro, non c’è da stupirsi se anche le multinazionali ripensano agli investimenti. È lo stesso Governo che non ha ancora una politica industriale, che in materia di energie rinnovabili non riesce da oltre sette anni a definire le linee guida, che oggi declina ogni responsabilità anche nei confronti dell’industria chimica".
La Regione Puglia - conclude Vendola - sostiene che proprio questo comparto, quello della chimica fine e ecosostenibile, sia un pezzo da valorizzare e non da smantellare. Il paradigma della dismissione con il contentino della cassa integrazione per famiglie costrette a vivere con ottocento euro al mese va combattuto.
"Al Governatore del Tacco d'Italia risponde Luigi Vitali, parlamentare del Pdl il quale ricorda che dopo Terni rischia la chiusura lo stabilimento di Brindisi dove si perderebbero 180 posti di lavoro diretti e altri 100 indiretti".
"Proprio Brindisi, dove solo due anni or sono furono investiti 20 milioni di euro per modernizzare l'impianto. Ma nonostante ciò, le macchine giacciono sui piazzali in attesa di essere assemblate, con la necessità di altri 6 milioni euro di investimento".
Sarebbe allora il caso che il presidente Vendola - ha aggiunto l'on. Vitali -, faccia qualcosa e si muova anche per la sua regione, oltre che per Terni. Ed insieme con lui, lo facciano le altre solerti istituzioni locali brave, fino ad oggi, a partecipare ai funerali delle aziende senza fare alcunché per evitarli, se non caricare ad altri le proprie responsabilità".
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