Bari, 14/05/2010
Basell: altro botta e risposta tra Vendola e Vitali
Il presidente Nichi Vendola ha rilanciato sulle questioni del polo chimico di Brindisi, puntualizzando sulle polemiche in corso riguardo la sua visita allo stabilimento “Basell” di Terni, alimentate dal centrodestra locale. “Esponenti del centrodestra fanno le Cassandra sullo stabilimento Basell di Brindisi – ha dichiarato Vendola – e non si accorgono che il settore della chimica in Italia è in difficoltà perché anzitutto l’industria chimica italiana fa un passo indietro. Glielo ricordano persino oggi sul Corriere della Sera i cassintegrati sardi della Vinyls di Porto Torres che da febbraio hanno occupato l’ex carcere di massima sicurezza dell’Asinara, proprio per attirare l’attenzione sulla crisi del comparto chimico. Sono questi operai che proprio oggi, mentre la Pdl commenta il mio sostegno ai lavoratori, chiedono al Governo di obbligare l’Eni a intervenire perché, dicono, “la chimica italiana non deve morire”.
I responsabili del maggiore partito del Governo nazionale, anziché alimentare polemiche, dovrebbero cercare di risvegliare la maggioranza su che fine sta facendo la chimica nella politica italiana, soprattutto considerando il fatto che la prima a fare un passo indietro è proprio l’Eni controllata dal Tesoro”.
“Quanto a Brindisi – chiarisce il Presidente – la situazione è attentamente monitorata dalla Regione e non certo da ora. Ci sono già stati numerosi incontri con i tecnici di Basell per verificare le prospettive di un irrobustimento del sito. Perché – spiega Vendola - nonostante il Governo, in Puglia, per quelle che sono le possibilità di azione attribuite ad una Regione, si fanno politiche industriali e di attrazione degli investimenti, anche di Basell”.
“A proposito invece della mia visita a Terni – conclude il Presidente –, io sarò a fianco dei lavoratori dell’Umbria, della Sardegna e di ogni altro territorio dove si sta compiendo il tragico paradigma della dismissione e della cassa integrazione e non mancherò di ricordare che tutto ciò si compie non per “destino cinico e baro” ma perché chi dovrebbe contrastare la crisi la esorcizza con il silenzio e non compie nessun atto concreto”.
Queste invece le dichiarazioni di Luigi Vitali (Pdl):
“Posso condividere le critiche mosse dal presidente Vendola alle politiche di dismissioni operate nel campo della chimica dall’Eni. Voglio, senza polemica, ricordargli che le cose non sono cambiate né con il primo governo Prodi, né con il governo D’Alema e nemmeno con il secondo governo Prodi dove pure Rifondazione comunista, partito di origine del presidente, era adeguatamente rappresentata”.
Lo ha detto l’onorevole Luigi Vitali, coordinatore provinciale del Pdl di Brindisi, in replica alle dichiarazioni del presidente della Regione Vendola sulla situazione della Basell di Brindisi.
“Circa, poi, l’interessamento della Regione Puglia alla Basell di Brindisi devo ricordare al presidente Vendola che egli ha impiegato 4 anni per concedere le autorizzazioni necessarie all’ampliamento dello stabilimento brindisino, nonostante un investimento di 20 milioni di euro effettuato dall’azienda. E, ironia della sorte, quando le ha concesse, ci trovavamo in piena crisi economica. Continui pure a girare per l’Italia al fianco dei lavoratori a rischio occupazione. Ciò gli fa onore. Ma pensi soprattutto alla Puglia – ha concluso l’on. Vitali -, dalla quale ha ricevuto, forse al di là dei suoi effettivi meriti, un importante consenso soprattutto per salvaguardare l’occupazione nella nostra regione”.
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