Ostuni, 21/05/2010
Madonna della Nova: avviati i lavori di recupero
Sono iniziati i lavori di recupero e riqualificazione dell’area circostante la Chiesa rupestre della Madonna della Nova.
Il progetto, redatto dagli architetti Pasqua Capriglia e Domenico Sasso e dall’ing. Mirna Pignatelli, è finanziato con un mutuo concesso dalla Cassa deposti e prestiti per un importo di 175 mila euro.
I lavori prevedono la pulizia dell’area adiacente la Chiesa, la sistemazione del canale di scolo, la formazione di rilevati, la realizzazione di muretti a secco, la realizzazione di un’altra scalinata laterale e di un attraversamento della lama, la realizzazione dell’impianto elettrico lungo i percorsi. A tale scopo sono previsti lavori di scavo, formazione di rilevati, demolizione di muretti in tufo, realizzazione di accoltellato in mattoni pieni, realizzazione di murature a secco, fornitura e posa in opera di basolato in pietra calcarea, realizzazione dell’impianto elettrico compreso fornitura e posa in opera di corpi illuminanti.
La Chiesetta della Madonna della Nova (nell’omonimo quartiere e sottostante l’imbocco della provinciale per Carovigno) è il più antico santuario mariano di Ostuni. Fu usato come lazzaretto durante l'epidemia di peste di fine '700 e divenne meta di pellegrinaggi negli anni del secondo conflitto mondiale.
Venne edificata in stile romanico-gotico nella prima metà del XVI secolo di fronte ad una ben più antica cripta basiliana e, ancora oggi, presenta una semplice facciata, su cui si apre un unico, prezioso portale ad ogiva ingentilita dal piccolo rosone decorato con l'immagine di Gesù (interrotta da un cornicione che segna i due piani costituenti il complesso e incorniciata da piccoli archetti sopra i quali, sulla destra, si erge il campanile a vela). L'interno della chiesa è costituito da un'aula unica, rettangolare con volta a botte a sesto acuto. Ai lati dell'altare settecentesco in stile barocco-rococò, si aprono gli ingressi alla cripta, una grotta naturale in cui è stato collocato un altare che alcuni pensano fosse originariamente situato in una minuscola chiesa antistante l'attuale complesso architettonico. Le pareti della cripta sono affrescate e il più antico decoro musivo sembra essere "La Supplica", affresco del XIII secolo di sapore bizantino.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI
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