Brindisi, 25/05/2010
Inchiesta giudiziaria: i medici respingono responsabilità
Medici compatti nel respingere ogni responsabilità in merito alla presunta truffa alla sanità per i deceduti ancora in carico sulla lista degli assistiti. Questa posizione è emersa in modo univoca anche dal congresso provinciale di Brindisi della FIMMG. Come si ricorderà, nelle scorse settimane, alcuni medici di famiglia, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria, sono stati raggiunti da avvisi di garanzia.
Un accorato appello in difesa dei colleghi è giunto, nel corso dei lavori congressuali, dal dott. Luigi Pepe, presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce e segretario provinciale della FIMMG Lecce, che ha auspicato la “massima collaborazione delle Istituzioni con gli inquirenti per spiegare il complesso meccanismo della tenuta degli archivi dei pazienti. In questo modo apparirà chiara l’assoluta buona fede dei colleghi quindi la loro estraneità a tutta la vicenda e non verrà turbato il rapporto fiduciario con i propri assistiti”.
Pepe ha ricordato ai colleghi come negli anni passati ci siano state analoghe inchieste giudiziarie a causa delle medesime situazioni in altre realtà territoriali ed ha citato in modo dettagliato il recente “caso Lecce” e di come sia stato possibile, con estrema facilità, dimostrare l’assenza totale di responsabilità dei medici spiegando all’organo inquirente le procedure di carico e di cancellazione delle liste dei pazienti assistiti per ciascun medico di famiglia.
Dell’argomento, intervenendo nella tavola rotonda moderata dal giornalista Sabino Porro nel corso dei lavori congressuali, ha parlato anche il segretario regionale della FIMMG Filippo Anelli che nei giorni scorsi aveva chiesto addirittura le dimissioni del direttore generale dell’ASL BR Rodolfo Rollo. “E’ stata soltanto una provocazione e con il direttore generale abbiamo avuto modo subito di chiarirci e di rinnovarci, reciprocamente, i sentimenti di stima. La verità è che la misura è colma da tempo e questa inchiesta è sembrata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
Donato Monopoli, segretario provinciale FIMMG, dichiara piena e convinta solidarietà ai medici che risultano destinatari di avvisi di garanzia: “Per scagionare i medici anche dalla più debole ipotesi di responsabilità è sufficiente fare sapere a magistrati e cittadini che i nostri colleghi non hanno alcuna possibilità di inserire o cancellare nominativi dall’elenco dei propri assistiti. Tale compito spetta esclusivamente ad altri e quindi non ai medici che da questa situazione risultano gravemente danneggiati. Assieme alla solidarietà non faremo mancare per i nostri colleghi l’impegno a collaborare in ogni modo per ripristinare la verità dei fatti e tutelare l’onorabilità dell’intera categoria. Sono assolutamente certo che si capirà presto come in realtà questo spiacevole equivoco sia stato conseguenza semplicemente di una mancata comunicazione tra gli uffici preposti alla cancellazione degli assistiti. E’ per questo che attendiamo fiduciosi una rapida conclusione dell’inchiesta in termini nettamente positivi per i nostri colleghi. Lo stesso direttore generale Rodolfo Rollo - ha dichiarato il segretario provinciale Monopoli - ha avuto modo di chiarire personalmente al magistrato le procedure per la gestione delle anagrafi. Un gesto che ho personalmente apprezzato, così come i colleghi coinvolti, loro malgrado, in questa inchiesta giudiziaria”.
COMUNICATO STAMPA FIMMMG
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