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Brindisi, Gabrieli: "i tesori nascosti della Fondazione Faldetta"



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Brindisi, 28/05/2010

Gabrieli: "i tesori nascosti della Fondazione Faldetta"

Nella continua opera di approfondimento delle tematiche legate allo sviluppo delle innumerevoli potenzialità del territorio brindisino, negli scorsi giorni, facendo seguito all’approfondimento documentale, la Commissione Consiliare Turismo del Comune di Brindisi è stata ospitata presso il Museo Archeologico Comunale Fondazione “Faldetta”.
Più che potenzialità, in questo caso si parla di una bellissima certezza del patrimonio brindisino, una certezza che scaturisce non solo dall’importanza della collezione custodita nella splendida struttura adiacente alla Scalinata di Virgilio ma anche dalla maniacale cura nei dettagli per offrire un servizio fruibile alla totalità dei potenziali visitatori.
La Commisione composta dai Consiglieri Gabrieli, Santoro, Faldetta, Martucci, Masi, De Maria, Loiacono, ha avuto modo di visionare la preziosa collezione che consta di circa 360 reperti archeologici regolarmente catalogati con decreto Ministeriale del 18 ottobre 1978 e gelosamente custoditi dal fondatore Salvatore Faldetta il quale nel tempo ha costituito una fondazione per mettere a disposizione della collettività un patrimonio di inestimabile valore grazie al contributo da parte dell’Amministrazione Comunale.
Tra i tanti oggetti di squisita fattura, di notevole valore storico e artistico risulta in particolare apulo a figure rosse del IV secolo a.C. che ha destato l’interesse nel 1988 di un noto studioso di fama mondiale di reperti apuli, prof. Arthur Trendall, docente di Archeologia dell’Università di Sidney nonché direttore del museo di Tampa (Florida), vista la particolare decorazione che il vaso reca: unico cratere con raffigurazione di un giovane attore seduto nell’atto di scegliere tra due maschere femminili, caratteristiche che lo rendono unico al mondo. La certezza che si tratti di maschere femminili è data dalla circostanza che nell’antica Grecia e in particolare nel teatro greco, gli attori erano esclusivamente uomini, e per dare la possibilità agli spettatori di percepire e comprendere subito il personaggio che avevano di fronte, le maschere utilizzate erano bianche per le figure femminili, e più scure per i personaggi maschili.
La Commissione inoltre, con effettivo stupore, ha avuto modo di sperimentare direttamente gli accorgimenti tecnologici assolutamente all’avanguardia presenti nella struttura: un innovativo sistema wireless consente ai visitatori, che vengono dotati di un palmare con cuffie, di avere una completissima guida audio e video in 8 lingue che illustra con immagini e sonoro la storia, il contesto ed i dettagli di ogni singolo reperto semplicemente avvicinando il mini pc all’oggetto di interesse.
Ed ancora gli importantissimi accorgimenti dedicati ai portatori di handicap: una sezione di copie fedeli dei reperti è dedicata alla manipolazione da parte dei non vedenti che hanno quindi la possibilità di ascoltare l’audioguida dedicata e nel contempo toccare l’oggetto stesso. Inoltre la struttura rispetta tutte le norme previste per l’abbattimento delle barriere architettoniche ed un esempio di ciò è dato dalle vetrine espositive vuote nella base per consentire anche ai non deambulanti di poter agevolmente avvicinarsi ai reperti.
La visita al museo comunale è piacevolissima e scorre velocemente attraverso i diversi padiglioni sino a giungere al belvedere sul quale, grazie anche ai binocoli posizionati sui parapetti, è possibile ammirare l’impareggiabile panorama delle colonne romane, casa di Virgilio, Monumento al Marinaio, Castello Alfonsino e di tutto l’incantevole porto.
Da anni la fondazione è impegnata culturalmente sul territorio, promuovendo numerose iniziative culturali per cercare di far affiorare alla memoria eventi storici e culturali che ci appartengono.
La scoperta della bellezza dei reperti inevitabilmente dà l’idea del ricchissimo bagaglio di storia della nostra Brindisi. Ed a tal fine una piccola nota critica è d’obbligo: non certo nei confronti della Fondazione quanto nei confronti dei brindisini, troppo spesso ignari dei tesori della propria città, ben visibili ai tanti crocieristi che ultimamente stanno visitando il museo ma nascosti a tanti nostri concittadini che preferiscono volare alla volta di musei più celebrati senza aver mai visto le bellezze della porta affianco: guardate che il Louvre quel cratere a figure rosse sicuramente non ce l’ha!

COMUNICATO STAMPA CARLO GABRIELI - PRESIDENTE COMMISSIONE TURISMO DEL COMUNE DI BRINDISI


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