Brindisi, 29/05/2010

Acque Chiare: Romanazzi e Cafaro a giudizio per truffa

Sussistono elementi che lascerebbero configurare il reato di truffa. Per questo motivo il Gip Maritati ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal PM Adele Ferraro ed ha ordinato l'imputazione coatta per il costruttore Romanazzi e per il notaio Bruno Ferrero Cafaro.
Quella di ieri rappresenta una ulteriore svolta della vicenda legale legata alla costruzione di Acque Chiare, villaggio nato come turistico e divenuto ben presto un complesso residenziale.
Arriva, quindi, il terzo processo della serie dopo quello che ha visto imputati per corruzione l'ex Sindaco Antonino (patteggiamento) e Romanazzi (prescrizione) e il secondo che concerne la lottizzazione abusiva dell'area e che interessa Romanazzi, Cafaro, l'archietto del Comune Carlo Cioffi e il progettista Severino Orsan.

Il rinvio a giudizio per truffa apre nuovi risvolti soprattutto per coloro che hanno sottoscritto i contratti di acquisto delle villette di Acque Chiare. Se sussiste il reato di truffa ai loro danni, insistere con il sequestro delle villette rappresenta certamente un ulteriore danno.

Ed è su questo aspetto che è oggi è intervenuto oggi Euprepio Curto, consigliere regionale dell'Udc: "la richiesta d’imputazione avanzata dal Gip titolare dell’inchiesta nei confronti del costruttore del residence Acque Chiare e del notaio dinanzi al quale erano stati redatti gli atti di compravendita... rafforza la tesi che... nel pieno e più totale rispetto dell’attività della magistratura, è assolutamente necessario stralciare dalla complessa vicenda la posizione degli acquirenti in buona fede, rispetto ai quali andrebbe esperita ogni legittima e cristallina iniziativa politica finalizzata alla loro tutela".
"Pertanto – conclude Curto –, e al netto delle vicende penali dalle quali è opportuno che la politica rimanga estranea, nei prossimi giorni chiederò un incontro all’assessore regionale Barbanente al fine di verificare la percorribilità di tutte le strade utili per una definizione della complessa e tormentata vicenda “.