Brindisi, 11/06/2010
Incidente Sanofi Aventis, Cisal Chimici: "stop alla logica dei ribassi"
In riferimento all’ incidente verificatosi presso la Sanofi Aventis di Brindisi la Cisal Chimici esprime il proprio cordoglio alla famiglia del lavoratore deceduto e vicinanza ai lavoratori colpiti nell’incidente odierno. Riteniamo doveroso ribadire anche in questo momento di grande sconforto per tutta la comunità e gli stessi interessati, pur non conoscendo le cause specifiche dell’incidente, che la sicurezza sul lavoro debba restare
la priorità assoluta per tutti, imprenditori compresi.
Gli incidenti e gli infortuni continuano a rappresentare, nelle ditte appaltatrici in particolare, una vera emergenza sociale.
Pur non entrando nel merito sulle cause dell’evento di cui si stanno occupando gli organi competenti, rimane comunque indispensabile, oltre ai tavoli previsti dagli ultimi accordi
istituzionali, serrare il confronto con le aziende applicando le procedure previste dal testo unico sulla sicurezza, ricordando che la prevenzione passa attraverso un adeguato incremento degli organici previsti negli organi di controllo delle società committenti, un maggior controllo da parte delle Istituzioni (Ispettori del lavoro), maggiori risorse economiche nella sicurezza e quant’altro, affinchè si continui in maniera costante il controllo e la prevenzione sui luoghi di lavoro nei periodi di fermata e normale routine di manutenzione dei grossi impianti.
Resta inteso che bisogna intervenire (non solo a parole) sul gioco al massacro, della continua offerta in ribasso che le ditte appaltatrice sono costrette ad applicare per l’accaparramento delle commesse dei grandi gruppi
industriali presenti sul territorio: Polimeri Europa (Eni), Enel, Edipower, Enipower, Sanofi, Exxonmobil, Lyondellbasell,ecc...
La logica del profitto esasperato non può e non deve assolutamente prevalere a scapito di quei lavoratori che con dignità svolgono il proprio lavoro, con sempre maggiore precarietà, contratti di lavoro mensili che in molte
occasioni non consentono al lavoratore di avere una corretta informazione sulla reale mansione svolta.
Per tale ragione la Cisal Chimici ritene che la società committente Polimeri Europa, presente nello stabilimento brindisino debba assumere sempre più
un ruolo di controllo e di denuncia con il suoi RLS ove c’e ne fosse bisogno, e non di pressione come sta avvenendo in questi giorni nel petrolchimico dove i dipendenti di ditte appaltatrici impegnati nel settore multispecialistico
sono costretti a lavorare 12-16 ore (sabato e domenica incluso, solo 8-9 ore) al giorno per effettuare la manutenzione dei forni cracking del rep.”P1/CR”, per non rischiare di perdere il proprio posto di lavoro, cercando di mantenere
quel ruolo di fiducia che gli consentirebbe di accaparrarsi altre nicchie di appalto e mercato nel prossimo immediato futuro.
COMUNICATO STAMPA
SEGRETERIA CISAL CHIMICI BRINDISI
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