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Brindisi, L'UPI Puglia incontra Arpa e Enel: ok centraline e spiagge, ko la falda acquifera



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Brindisi, 28/06/2010

L'UPI Puglia incontra Arpa e Enel: ok centraline e spiagge, ko la falda acquifera

Si è riunito il Dipartimento Ambiente dell’UPI PUGLIA su richiesta dei consiglieri provinciali Italo Guadalupi e Damiano Franco, oltre alla presenza di tutti i componenti del Dipartimento erano presenti i responsabili dell’ARPA ed i responsabili della centrale ENEL di Brindisi.
L’esposizione dei dati riferiti alle condizioni ambientali dell’intera provincia di Brindisi in possesso all’ARPA Puglia, fatta dalla dott.ssa D’Agnano, è stata facilmente recepita dai componenti del Dipartimento.

La conoscenza della mappa di dislocazione delle centraline di rilevamento installate in tutta la provincia, in particolar modo nella città di Brindisi e nella sua zona industriale, e l’aver appreso che quasi tutte sono gestite e controllate dall’ARPA Puglia ha rassicurato tutti i componenti.

Altre rassicurazioni si sono avute dalla dott.ssa D’Agnano in merito alle centinaia di analisi fatte sui filtri delle centraline, le quali inconfutabilmente negano inquinamento dell’aria dovuto alla presenza della centrale Federico II.
La stessa ha ribadito inoltre che lo stesso discorso vale per i terreni circostanti, i quali sono stati scandagliati per buona parte ed allo stato il 90% dei suoli risulta essere pulito, eccezione fatta per quelli ricadenti all’interno del petrolchimico.

La stessa cosa, purtroppo, diceva la dottoressa D’Agnano, non si può affermare per la falda acquifera, la quale risulta essere inquinata e compromessa per il 90%.
Varie sono le sostanze chimiche che si trovano in grossa quantità nella falda tra tutte le più presenti ha ricordato: il cloroformio, cloruro di vinile, cloretano ecc.
Queste sostanze, dichiarava, non sono da riferire all’ENEL perché non sono presenti nel suo ciclo di lavorazione ma sono direttamente collegabili al Petrolchimico ed alle industrie farmaceutiche presenti sul territorio.
L’ARPA Puglia per questo problema ha avanzato tre ipotesi di bonifica che attualmente sono al vaglio degli enti Provincia, Comune, Ministero dell’Ambiente, Commissario Delegato e Autorità Portuale che hanno sottoscritto l’Accordo di Programma.

In ultimo si è passato ad analizzare la situazione delle acque marine in provincia di Brindisi.
Le notizie avute in merito sono state entusiasmanti in quanto dalle analisi fatte dall’ARPA Puglia, risulta che il 100% delle acque sono balneabili. Questo risultato, è stato spiegato, si è potuto avere in quanto l’Acquedotto Pugliese ha realizzato dei buoni impianti di depurazione molti dei quali sono anche con stadi affini.

Durante la seduta giungeva il Presidente della Provincia Massimo Ferrarese il quale portava i saluti dell’Amministrazione a tutti gli addetti ai lavori testimoniando nel contempo la massima attenzione che la sua Amministrazione pone ai problemi ambientali.

Successivamente il Dipartimento Ambiente dell’Unione delle Province Italiane ha ascoltato i tecnici dell’Enel i quali hanno reso noto che il livello delle emissioni della centrale brindisina, monitorato e rilevato costantemente e trasmesso in tempo reale agli Enti Locali competenti in materia ambientale, è al di sotto del 50% dei limiti fissati dalla legge. Tutto ciò è stato reso possibile grazie a investimenti ambientali che negli ultimi anni hanno superato i duecento milioni di euro.
L’azienda, attraverso i suoi rappresentanti, ha reso inoltre noto che, all’ultimo tavolo del confronto istituzionale (Convenzioni) con Regione Puglia, Provincia e Comune di Brindisi, ha dato disponibilità, attraverso una proposta di Protocollo, a effettuare ulteriori investimenti per il miglioramento ambientale della Centrale “Federico II” già partire dal 2010.
Affermavano ancora che Enel aveva già avviato parte di questi nuovi investimenti su uno dei gruppi di produzione sul quale sono in corso attività di innovazione e manutenzione straordinaria.
Tra gli interventi che dichiarava possibile realizzare a fronte di nuove convenzioni citava:
• Copertura carbonile
• Progressiva riduzione emissioni massiche
• Riduzione CO2
• Sviluppo di programmi di ricerca finalizzati alla riduzione del rilascio in atmosfera di CO2

Successivamente alle minuziose illustrazioni fatte dalla Direttrice dell’ARPA Puglia e dei Responsabili dell’ENEL si apriva un dibattito. Al termine i componenti del Dipartimento ringraziavano gli intervenuti e quanti avevano reso possibile la seduta.

COMUNICATO STAMPA UPI PUGLIA



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