Mesagne, 30/06/2010
Pista ciclabile, Pdl: "sperpero di denaro pubblico"
La pista ciclabile di via Marconi è l’esempio di come si fanno a sperperare quasi 500.000 euro di soldi pubblici. Una simile infrastruttura, nata male e concepita malissimo, ha causato solo danni e fastidi alla nostra città, aumentando i disagi alla circolazione e ai cittadini.
Il centro-destra si è opposto fin da subito alla realizzazione dell’opera, non tanto perché contrario alle piste ciclabili, ma solo perché su via Marconi era impensabile realizzare una simile opera. E’ durata molti anni la nostra battaglia, in Commissione, in Consiglio comunale, sulla stampa, in campagna elettorale, ma il centro-sinistra ha sempre osteggiato le nostre proposte.
Con la delibera di Giunta n.110/2010 l’Amministrazione comunale ha deciso, non di eliminare quello scempio, ma di rimpicciolire la pista esistente di 30 cm., volendo a tutti i costi preservare l’opera per non dover restituire i soldi spesi male.
Ma quello deliberato, che può apparire qualcosa di più concreto, in effetti non lo è. Tale intervento, ci auguriamo da effettuare con i propri operai per non gravare ulteriormente sulle casse comunali, renderà la pista ciclabile della larghezza di un solo metro, che significa che non sarà possibile che due biciclette si incrocino, ed ha l’unico obbiettivo di tentare di migliorare la circolazione veicolare.
Il PDL sostiene le ragioni di coloro che apprezzano l’utilizzo e la costruzione delle piste ciclabili, dichiarandosi disponibile a sostenere un confronto su questi temi, ma è di tutta evidenza che su via Marconi la pista non poteva essere ubicata. L’unica strada possibile appare, dunque, quella della sua eliminazione totale.
Il centro-sinistra deve ammettere le proprie colpe e dichiarare che si è trattato di un grave errore politico ed amministrativo realizzare quell’opera, in quel posto. Non serve essere difensori a tutti i costi, di fronte all’evidenza bisogna avere l’umiltà di ammetteranno i propri errori.
COMUNICATO STAMPA PDL MESAGNE
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