Francavilla F.na, 02/07/2010
CGIL: la giovane mamma non può restare in carcere
Destano, ancora, sgomento e tanta tristezza le vicende legate all'arresto ed alla detenzione della giovane bracciante madre di Francavilla Fontana, ritenuta colpevole di aver edificato abusivamente, per bisogno, una casa in campagna.
Reato che la Magistratura ha ritenuto di dover sanzionare con la detenzione presso il carcere di Taranto.
Il coordinamento della locale Camera del Lavoro CGIL di Francavilla Fontana, a seguito di una attenta disamina della questione, pur condividendo l'opinione diffusa dei nostri concittadini che l'abusivismo in edilizia è un reato che vada adeguatamente contrastato e debellato da parte delle forze dell'ordine, ritiene, comunque, doveroso rammentare che in passato, raramente, sono state poste in essere misure tanto eccessive per l'abusivismo in edilizia.
La destinataria della detenzione, tra l'altro, come è stato precedentemente sottolineato, è incensurata, madre di due figli in tenera età, che sono abbisognevoli della presenza e delle cure materne. Una misura restrittiva meno pesante, senza dubbio, non avrebbe suscitato tanto clamore e meraviglia per una vicenda giudiziale che, messa a confronto con quelle di alcuni personaggi politici che, indagati per reati più gravi, trovano sempre il modo di evitare i processi avvalendosi delle cosiddette “Leggi ad personam”.
Proprio in presenza di questa anomalia, tutta italiana, il cittadino comune è portato a dedurre che la Magistratura può applicare le Leggi dello Stato solo ad una parte dei cittadini (quelli comuni e quelli più indifesi). Questi stessi personaggi politici, in questi ultimi mesi, si sono fatti per l'ennesima volta promotori di una proposta in materia di condono edilizio, un modo come un altro per incoraggiarne gli abusi in questo settore.
La gente comune, comunque, non può più tollerare che a pagare siano sempre i soliti noti.
Auspichiamo, intanto, che questa lavoratrice possa ritornare nel suo domicilio per continuare a svolgere il ruolo di mamma e guidare adeguatamente i propri figli. Questa famiglia, è bene rilevare, come tante altre, rimangono vittime di un sistema che ha immesso nel mercato prodotti finanziari ad alto rischio. Infatti, molte di queste famiglie, si sono indebitate senza aver potuto mantenere gli impegni con gli istituti di credito. Nella nostra città, viene tenuto nascosto, purtroppo, che in più singole abitazioni sono presenti famiglie di sfrattati per finita locazione o morosità; altre famiglie attendono ancora un alloggio popolare perché vivono in case non igieniche, non sicure, pagando canoni esosi ed “a nero”. Auspichiamo, come CGIL, che l'Amministrazione Comunale si faccia carico dell'emergenza abitativa, al fine di dare risposte certe alla crescente domanda di abitazioni e a queste forme di malessere sociale
COMUNICATO STAMPA CGIL FRANCAVILLA FONTANA
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