Brindisi, 05/07/2010
Adoc: Estate a rischio per la sicurezza dei bagnanti
E’un’estate ad alto rischio, dal punto di vista della sicurezza, quella che stanno trascorrendo i bagnanti brindisini lungo la costa nord del capoluogo. Un analisi, la nostra, che parte dalle carenze, già denunciate ed oggetto di vari incontri in sede istituzionale, riguardo le condizioni della viabilità e l’infrastrutturazione stradale per poi concludersi con la mancata attuazione di forme di prevenzione e di prescrizione per la salvaguardia della salute dei cittadini in mare. Più nello specifico richiamiamo ancora una volta l’attenzione dell’amministrazione provinciale e comunale sullo stato in cui versa la litoranea nord. La segnaletica stradale sia orizzontale che verticale in alcuni punti è deteriorata o inesistente, basti pensare agli attraversamenti pedonali in prossimità degli accessi agli arenili e alle strisce continue di delimitazione delle corsie divenute ormai invisibili. Altra nota dolente l’assenza di aree di parcheggio che consentano di liberare completamente i bordi delle carreggiate dalle auto. Se qualcuno pensa che sia bastato convocare una conferenza dei servizi per farci sentire appagati del lavoro di sensibilizzazione svolto in tutti questi mesi sulla messa in sicurezza della S.P.41 sbaglia di grosso. La nostra unica soddisfazione sarà quella di veder risolti i problemi nell’interesse dei cittadini. Altro capitolo quello riguardante la sicurezza dei bagnanti. A fronte della tanto pubblicizzata ordinanza di sicurezza balneare n°39/2010 emessa dalla capitaneria di porto di Brindisi rileviamo non poche inadempienze, da parte anche delle pubbliche amministrazioni, circa la sicurezza delle spiagge libere. In tali aree i cittadini oltre a dover convivere con i rifiuti ed insetti sono altresì esposti a pericoli di ogni genere. Partiamo con il servizio di salvamento che non ci risulta sia stato attivato dal Comune di Brindisi né in maniera diretta né tramite convenzione con i lidi privati confinanti.
Nelle spiagge destinate alla libera fruizione i Comuni rivieraschi provvedono ad organizzare il servizio di salvataggio. Se le stesse Amministrazioni comunali non provvedono a garantire il servizio di salvamento, devono darne immediata comunicazione all’Autorità Marittima competente e provvedere, contemporaneamente, ad apporre sulle relative spiagge adeguata segnaletica ben visibile dagli utenti (eventualmente redatta in più lingue) con la seguente dicitura: “ATTENZIONE BALNEAZIONE NON SICURA PER MANCANZA DI APPOSITO SERVIZIO DI SALVATAGGIO”. In tal caso le stesse Amministrazioni civiche devono controllare la permanenza in loco della segnaletica e, se del caso, devono provvedere all’immediato ripristino della stessa.
Una situazione di cui i cittadini sono vittime inconsapevoli anche in considerazione dela mancanza di informazione a mezzo di idonea cartellonistica tra l’altro prevista dalle ordinanze in vigore. Stessa cosa vale per la segnalazione e delimitazione delle aree interdette alla navigazione.
“Sulle spiagge libere, se i Comuni non provvedono a mettere in opera tale sistema di segnalazione, gli stessi devono apporre un’adeguata segnaletica ben visibile dagli utenti (eventualmente redatta in più lingue) con la seguente dicitura “ATTENZIONE LIMITE ACQUE INTERDETTE ALLA NAVIGAZIONE (METRI 200 DALLA COSTA) NON SEGNALATO”.
Ma se da un lato vi sono tanti bagnanti che non tollerano ad alta voce questa situazione ve ne sono altri che in silenzio la subiscono doppiamente. Ci riferiamo ai diversamente abili e gli anziani cui è precluso l’accesso al mare per le difficoltà nel deambulare e per i quali è prevista la realizzazione, mai effettuata, di passatoie in legno che ne agevolino il transito sugli arenili.
Senza volerci dilungare oltre ci chiediamo quando ai brindisini verranno garantiti i servizi e le tutele previste per legge. Riteniamo che codici, ordinanze ecc. non devono essere applicate solo e soltanto a scopo sanzionatorio ma anche e soprattutto per la piena fruizione di diritti ormai ignorati e trascurati nonostante le innumerevoli segnalazioni.
COMUNICATO STAMPA ADOC
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