Mesagne, 08/07/2010
Pdl: sospendere il bando per le licenze di somministrazione
Il PDL di Mesagne, ribadisce la propria contrarietà e perplessità sul recente bando per l’assegnazione di 10 autorizzazioni amministrative per la somministrazioni di alimenti e bevande. Cosi come non ha convinto la risposta evasiva e contraddittoria del Sindaco alla Domanda di Attualità discussa in Consiglio comunale e arbitrariamente contrastata, nella risposta, dal Presidente Orsini.
Molte perplessità sono giunte anche da parte della opinione pubblica e dagli operatori del settore, sui meccanismi del bando, sulla sua dubbia trasparenza e sulla evidente limitazione alla possibilità di accesso al bando da parte di tutti coloro che abbiano interesse, per i tempi così ristretti di partecipazione (solo 10 giorni), per i requisiti richiesti per accedervi (professionalità, disponibilità del locale idoneo con autorizzazioni e destinazione d’uso), per la valuatzione delle domande (secondo ordine cronologico di arrivo).
Oltre che per gli aspetti procedurali, il bando denota, inoltre, una assoluta mancanza di programmazione e di visione politica di quella che è la realta commerciale a Mesagne nel settore della ristorazione in particolare.
Già la normtiva stessa stabilisce che le autorizzazioni devono essere rilasciate previa fissazione di un parametro numerico che curi, in relazione alla tipologia degli esercizi, la migliore funzionalità del servizio da rendere al consumatore, per raggiungere il più equilibrato rapporto tra esercizi e la popolazione residente e fluttuante.
Le licenze messe a bando rivengono da precedenti autorizzazioni che hanno cessato l'attività o addirittura non l'hanno neanche avviata. Si e' chiesto la Giunta comunale il motIvo per il quale un così alto numero di imprenditori hanno abbandonato l'attività? Sono state interpellate le associazioni di categoria? Si sono chiesti i nostri amministratori l'impatto che determineranno l'apertura di cinque nuovi ristoranti e cinque bar sui ristoranti e sui bar in attività?
Il PDL è per l'incremento dell'attività di ristorazione a Mesagne, ma inquadrata in un'ottica più ampia, che determini un rilancio stabile del settore, che passa attraverso la creazione di una cultura della buona tavola, della creazione di percorsi di turismo enogastronomici che coinvolga i nostri prodotti tipici, le nostre aziende di trasformazione, il vino, l'olio, il carciofo, l'anguria, le pesche.
Non solo il Pdl, ma sicuramente tutto il tessuto economico cittadino si aspettava un segnale di discontinuità con il passato, atteso che un simile procedimento di assegnazione di nuove licenze commerciali lascia spazio a varie interpretazioni e possibili allusioni, che sarebbe facile eliminare attraverso nuove procedure più trasparenti.
Inoltre, la procedura seguita dal centro-sinistra potrebbe anche inavvertitamente agevolare quei soggetti che per un qualsiasi motivo siano venuti a conoscenza anzitempo dell’uscita del bando e delle modalità di assegnazione delle licenze, mortificando le aspettative di tutti coloro che in un momento di crisi come quello attuale, sono alla ricerca di nuove occasioni di lavoro.
La proposta del PDL è la immediata sospensione del bando e la istituzione di una Commissione esaminatrice composta da rappresentanti delle associazioni di categoria, dalla parte politica di entrambi gli schieramenti, oltre ai funzionari comunali, dando a tutti la possibilità di partecipare ed eliminando possibili elementi di poca chiarezza.
Tale commissione avrebbe il compito di valutare le domande, non già in funzione della data di arrivo come pensa il centro-sinistra, ma in funzione di altri elementi, come ad esempio: l’attrattiva del pubblico esercizio, il target culturale, studentesco, di qualità e di attrattiva turistica, l’innovazione del servizio offerto in termini di diversificazione delle tipologie di attività già insediate, la complementarietà della attività di pubblico esercizio con altre attività collegate, la potenzialità del progetto di impresa presentato, priorità a chi risulta iscritto nelle liste di collocamento con lo stato di disoccupazione.
Quindi noi ci auguriamo che il bando cosi come formulato venga annullato e predisposto in maniera da consentire a tutti la partecipazione, promuovendo e sostenendo i progetti effettivamente più validi, con le migliori forme di trasparenza e pubblicità, rappresentate anche dal coinvolgimento delle associazioni di categoria, e nello stesso tempo occorre attivare tutti i percorsi di turismo anogastronomico con le varie associazioni che si occupano del settore (slow food, movimento turismo del vino ecc.). L’economia ed il settore non si rilancia dando false prospettive e aumentando il numero dei ristoranti e dei bar, ma avviando insieme a chi già opera iniziative che creino a Mesagne una tradizione e una cultura del settore.
COMUNICATO STAMPA PDL MESAGNE
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