Ostuni, 22/07/2010
La replica del Sindaco alle accuse della Sinistra
In merito al Comunicato stampa diffuso dal segretario cittadino di Rifondazione Comunista, il Sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, ha effettuato alcune precisazioni:
“L’Amministrazione ha eseguito con impegno, abnegazione e competenza, un progetto di fogna pluviale per il recupero delle acque bianche necessaria e indispensabile per tutto il paese e che tale intervento, ha conseguito tutti i pareri tecnici e amministrativi ivi compreso quello della Soprintendenza archeologica. Nessuna necropoli è stata distrutta ma, nonostante questo, per l’ennesima volta, il buon Scalone insiste nell’indicare tale episodio come una nefandezza, essendo già stato abbondantemente smentito da esperti anche della materia, studiosi della storia di Ostuni e di archeologia che hanno chiarito la correttezza dell’intervento della pubblica amministrazione.
Così come pure, in riferimento alla distruzione degli ulivi secolari, è appena il caso di ricordare ancora una volta che quest’Amministrazione è stata antesignana nella tutela degli alberi di ulivo con un’azione di prevenzione e repressione rispetto allo squallido mercato di compravendita che avveniva negli anni passati di questi ulivi secolari mettendo a punto, prima della Regione Puglia, una normativa speciale inserita nelle “norme tecniche d’attuazione” del piano regolatore generale che equiparava lo svellimento di un albero di ulivo ad una violazione edilizia. Quindi, in tempi non sospetti, abbiamo dimostrato la nostra sensibilità verso il tema.
L’intervento della bretella, che è un progetto da tempo richiesto e sostenuto da tutti quanti cittadini e partiti politici per mettere in sicurezza ed agevolare il traffico su una viabilità di grande traffico inteso e che congiunge Ostuni alla nostra marina con un punto di conflitto pericolosissimo che è quello della zona industriale posta a monte e a valle della stazione ferroviaria, è stato un progetto che ha ottenuto un finanziamento dalla regione e dal Cipe e che consentirà, finalmente, di dividere il traffico destinato alla zona industriale da quello sulla Ostuni-Villanova.
Lo svellimento degli alberi di ulivo, necessari per l’esecuzione di questo progetto, è stato autorizzato prima dal competente ufficio dell’ispettorato agrario provinciale e poi dalla Regione Puglia-assessorato all’ambiente, competente proprio per gli ulivi secolari. Questi alberi saranno solo spostati, all’interno delle stesse proprietà e quindi non c’è nessun danno ambientale ma comunque c’è un privilegio della sicurezza per garantire la vita dei cittadini che sono state messe a repentaglio e qualche volta si sono anche perdute proprio in prossimità degli incroci con la zona industriale.
Sulla famosa e discussa ordinanza per imbiancare il nostro centro storico, da anni tale ordinanza, viene ripetuta; alla stessa alcuni danno esecuzione ed altri no. Il Comune per primo ha dato esecuzione tant’è che tutta la cinta muraria è stata imbiancata, l’ufficio tecnico e i vigili urbani hanno già avuto il compito di fare opportune e puntuali verifiche sulle situazioni di degrado nel centro storico, sul mancato imbiancamento, sulla utilizzazione di pareti esterne senza calce ma lasciando la parete a “faccia-vista” in maniera tale da non essere assolutamente in sintonia col centro storico; interventi particolarmente improbabili con utilizzazione di anticorodal o materiali sempre incompatibili col centro storico e, a seguito di questi accertamenti, il Comune e l’Ufficio tecnico emetterà apposite e singole ordinanze con le quali si procederà all’intervento in danno dei proprietari responsabili.
Non risulta all’Amministrazione nessuna ordinanza in contrasto con quest’indirizzo che possa addirittura proporre l’anticorodal per il palazzo di città; anzi, per lo stesso, è prossimo l’intervento di riqualificazione e rifacimento di tutta la facciata di palazzo S. Francesco (con un apposito progetto approvato, co-finanziato e per il quale devono essere affidati i lavori per 350 mila euro).
Per quanto poi attiene alla spiagge, quest’anno l’Amministrazione ha fatto un ulteriore sforzo anticipando i tempi per la pulizia, rispetto al contratto in corso con la ditta che ha l’affidamento del servizio e quindi, già dal 1° maggio, le spiagge della nostra città, a differenza di tante altre, sono come dice bontà sua lo stesso Scalone, “abbastanza pulite”.
Nei giorni scorsi la Giunta ha anche provveduto all’approvazione di una delibera che consente, tenuto conto che sono trascorsi 13 anni dall’avvio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e sono trascorsi 13 anni dall’acquisto dei mezzi meccanici e delle attrezzature, ha deliberato di integrare i mezzi meccanici col nolo di altri per il periodo estivo e con l’acquisto di ulteriori cassonetti per integrare e sostituire quelli danneggiati e non più utilizzabili. In attesa che venga definito (cosa che sta accadendo in questi giorni) il capitolato per la nuova gara che dovrà andare in vigore dal prossimo 2011; capitolato che prevederà la raccolta dei rifiuti porta a porta, in quasi tutto il perimetro urbano con una sperabile crescita esponenziale della percentuale di raccolta differenziata. Sempre augurandoci che a ciò si aggiunga anche la possibilità di poter portare la frazione umida ad un impianto di compostaggio non molto lontano e che non preveda eccessivi aumenti dei costi.
Non abbiamo mai avuto e non abbiamo l’abitudine di fare solo parole ma anzi, se c’è una caratteristica di quest’Amministrazione, è proprio quella di privilegiare impegni ed attuazione degli stessi e la questione che riguarda gli orti, è molto difficile; sta a cuore a quest’Amministrazione e stiamo cercando, attraverso il canale della rigenerazione urbana avviata dalla Regione Puglia-assessorato al territorio e attraverso Area Vasta, di poter conseguire i finanziamenti necessari a fare un intervento concreto e non a parole come quelli che propongono Scalone e qualche suo compagno.. Resta sempre invariato il dilemma di una utilizzazione pubblica o privata di tali orti atteso che il Comune ha già provveduto alla riqualificazione e riutilizzazione della parte di sua proprietà, gli altri due comparti che restano degli orti, sono tutti di proprietà privata e quindi la domanda che io ho sempre posto, non ha ancora avuto una risposta definitiva nè da associazioni nè da partiti: “Se il Comune debba provvedere a sua cura e spese all’acquisto e all’esproprio di tutto il resto degli orti e poi riqualificarli direttamente o se invece debba utilizzare delle forme di incentivazione così come in alcuni casi abbiamo fatto sostituendoci ai privati per una manutenzione ed una pulizia degli orti stessi”.
Chiudo ringraziando Scalone per lo stimolo derivante dalla critica che ci serve sempre per essere attenti e sensibili ad alcuni temi ed invitandolo ancora una volta, ad essere più attento e magari indulgente nei confronti di una Amministrazione che, in fondo, non è che faccia proprio male come lui dice”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI
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