Brindisi, 28/07/2010
Convenzione Enel: Mennitti bacchetta Ferrarese e Vendola
Arriva la risposta di Domenico Mennitti alla richiesta di accelerare la sottoscrizione della convenzione con Enel avanzata dal Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese (clicca qui per leggere).
Il Mennitti-pensiero giunge attraverso una lettera piccata e che non risparmia frecciate velenose al Presidente della Provincia ed a quello della Regione.
La missiva di Mennitti parte con una dura reprimenda per Ferrarese che, nella sua lettera, aveva scritto che "i tempi biblici per pervenire alla definizione della convenzione con Enel Produzione non appartengono alla mia formazione e normalmente producono solo svantaggi per i cittadini".
Per il Sindaco di Brindisi "biblica, intesa però come ispirata ai principi ed ai valori della Sacra Bibbia, sarebbe opportuno fosse la formazione di tutti coloro che ricoprono cariche pubbliche". "Il pubblico, cioè quello che appartiene a tutti e che alcuni sono chiamati ad amministrare per un certo tempo - ammonisce Mennitti - va gestito con prudenza, con responsabilità e con equilibrio".
Mennitti - comunque - non riesce a nascondere la seccatura provocata dalla presa di posizione di Ferrarese che, pur di giungere ad una rapida conclusione del rapporto con Enel, si è detto disponibile a "lasciare alle valutazioni di Vendola e Mennitti la definizione della percentuale di riduzione della CO2 e della conseguente diminuzione di carbone".
Per l'esponente di Forza Italia, infatti, "il presidente della Provincia ha lo stesso titolo mio e del presidente della Regione a svolgere tutte le azioni che ritiene utili per conseguire obiettivi di sviluppo sul territorio di competenza. Se Ferrarese è voglioso di “chiudere” le convenzioni, personalmente sono impegnato a chiuderle bene. E' già accaduto, infatti, nel passato che siano stati sottoscritti documenti rivelatisi privi di effetti".
E poi ancora: "I rapporti con Enel, per ragioni collegate ai nostri doveri di ufficio sono correnti e ognuno di noi è autonomo nel decidere i propri comportamenti"... "Chi non condivide la validità della scelta di procedere insieme denunzi il rapporto e proceda per conto proprio. Ciò premesso, come atto di cortesia come gesto di conferma della volontà di costruire un fronte forte, ribadisco che la direzione indicata dal Consiglio Comunale, che io interpreto è di continuare la trattativa sostenendo una linea comune delle istituzioni locali. Questo è il percorso che sto seguendo. Non intendo delegare a nessuno la sottoscrizione di accordi per conto dei Comune e non mi sogno neppure di predisporre le carte perché altri le sottoscrivano.
La regola è scritta nel codice di comportamento di ogni amministratore responsabile – che chiunque sia investito di mandato pubblico ha il dovere di svolgerlo con diligenza e trasparenza".
Leggendo tra le righe sfiora il sospetto che Mennitti tema che il risultato finale della convenzione (soprattutto sulla sensibile diminuzione dell'impatto ambientale) possa risultare indigesto alle tante persone che chiedono maggiore attenzione all'ambiente ed una drastica riduzione del carbone. Ed è per questo che chiede a Ferrarese la piena assunzione di responsabilità sulle decisioni finali.
A rafforzare questa impressione è anche il riferimento alle decise prese di posizioni che si sono manifestate recentemente ed il contestuale richiamo al predominio della politica su tutto il resto. Scrive Mennitti: "immagino che il risultato finale della lunga vertenza in atto non sarà valutato dal tono più o meno minaccioso delle posizioni che si esprimono oggi, ma dalla capacità di definire e di rispettare tutti gli impegni che investono il delicato rapporto fra produzione industriale, occupazione e tutela della salute.
Dopo aver dedicato la prima parte della lettera a rispondere a Ferrarese, Mennitti ne ha anche per Vendola: al Presidente della Regione vengono mosse le accuse di aver ritardato il raggiungimento di una posizione condivisa e di aver effettuato una fuga in avanti sul tema delle eventuali compensazioni tra carbone ed energie alternative.
"Per quanto mi riguarda - scrive il Sindaco - ho più volte segnalato al presidente Vendola la necessità e l’urgenza di un incontro fra i tre responsabili degli enti locali per un riepilogo delle posizioni prima di incontrare per una riunione risolutiva l’Enel. L’ho fatto con apposita lettera, l’ho ribadito verbalmente in occasione della manifestazione che si è svolta a Brindisi sul rigassificatore, l’ho riproposto alla segreteria particolare, purtroppo ancora senza esito".
Mennitti continua: "non ritengo che le ragioni di un ente o di una persona possano prevalere su quelle degli altri. Se si tratta di prendere atto che la sintonia non c’è più bisogna cambiare metodo di lavoro ed anche i temi in discussione, perché per alcune decisioni, in particolare quelle che riguardano la riduzione del carbone conseguibile attraverso eventuali “conguagli” da effettuare con impianti eolici e fotovoltaici collocati su tutto il territorio della Puglia - la competenza è esclusivamente regionale. Se la ipotesi del fronte comune non è più sostenibile ogni ente potrà seguire la propria strada sottoscrivendo le intese che riterrà funzionali agli interessi delle comunità che rappresenta. Basta definire il principio e così si isola la tentazione dello “scaricabarile”.
La chiosa della lettera redatta dal Sindaco di Brindisi contiene altre due stoccate.
La prima è per Ferrarese: "ringraziandolo per la fiducia, restituisco al presidente Ferrarese il titolo, che non mi compete e che ritengo non sia trasferibile, di decidere per lui. Auspicando, ovviamente che l’improprio riferimento “biblico” giovi a tutti, ma per infondere in ciascuno il sentimento della determinazione e della giustizia".
La seconda è per il Presidente della Regione: "rinnovo al presidente Vendola la preghiera di dedicare anche a questo problema - per Brindisi rilevantissimo - una quota dì attenzione e di disponibilità.
Da qualsiasi punto le si vogliano vedere non c'è dubbio che le prese di posizione espresse oggi da Mennitti siano destinata a scatenare polemiche.
Ore.Pi.
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