Brindisi, 30/07/2010

Adoc sui disservizi sanitari

Nel mentre si è nel pieno del confronto sui tagli alla sanità pugliese, che comporteranno per alcuni “solo riduzioni di posti letto” per i cittadini della provincia di Brindisi, quasi a volersene fare una ragione, continuano di pari passo i disservizi nel nostro territorio.
Due aspetti quindi contrastanti tra loro se è vero che dinanzi ad un problema si deve intervenire con investimenti, ottimizzando magari le risorse, e non con tagli economici e ai servizi che andranno ulteriormente a penalizzare i cittadini utenti. Ed è così che dopo anni di dibattiti sulle liste di attesa ancora non si è riusciti a venirne a capo.
Eppure non di rado verifichiamo la presenza di postazioni ed apparecchiature inutilizzate utili per varie prestazioni sanitarie, come la fisioterapia e le visite specialistiche.
Ed ancora nel 2010 ci vogliono sette mesi di attesa per un intervento di ernia inguinale con la possibilità che quella che dovrebbe essere un intervento di routine degradi in complicazioni con conseguenti tempi di recupero maggiori e ulteriori costi per la società.
Vi è poi la carenza di posti letto con ammalati sistemati nelle infermerie (vedi quanto accaduto di recente in cardiologia e segnalato da un cittadino). Insomma se la sanità regionale non naviga in buone acque quella brindisina soffre disservizi non più tollerabili.
Nel recente passato sentivamo parlare di sanità di prossimità finalizzata ad una maggiore assistenza nei quartieri e al decongestionamento del presidio ospedaliero principale, specie del pronto soccorso, quello che invece registriamo è uno smantellamento dei consultori situati nei quartieri punto di riferimento per migliaia di cittadini per decenni. Il risultato? Prevenzione e cura di alcune patologie rischiano di venir meno. Vi è poi il capitolo riguardante le infrastrutture ormai datate ed oggetto di numerosi interventi di modifica per adattarle malamente alle mutate esigenze dei reparti con enormi esborsi di denaro pubblico. Pulizia sorveglianza e decoro poi nei presidi ospedalieri sono un optional.
Ognuno fa quel che gli pare ed è così che scale di accesso ai reparti ed ascensori sono terreno fertile per atti di vandalismo e per chiunque non rispetti le regole.
Altra segnalazione la facciamo in merito al presidio di guardia medica situato presso il vecchio ospedale Di Summa. Sia l’ambulatorio, costretto in spazi angusti, che la sala di aspetto dovrebbero essere assoggettati ad interventi urgenti di ristrutturazione. Per concludere, ma ci sarebbero tanto altro da segnalare, un cenno alla carta dei servizi.
Accogliamo con favore la sottoscrizione della carta dei servizi del malato oncologico, presentata di recente, anche se sottoscritta, a nostro modo di vedere, in maniera unilaterale in quanto riteniamo le associazioni di volontariato facenti parte a pieno titolo dell’ambito sanitario. E’ mancato, invece, nella stesura il contributo dei cittadini anche se con questo non escludiamo il recepimento di quanto auspicato.
Per concludere, alla direzione sanitaria, chiediamo la stesura della carta dei servizi generale dell’azienda ospedaliera che raccolga i contributi e le richieste dei cittadini bisognosi di servizi efficienti e all’avanguardia, in questo difficile compito l’ADOC UIL vuole dare il proprio contributo.

COMUNICATO STAMPA ADOC UIL