Brindisi, 24/11/2004
Rigassificatore, il PSDI critico con Ferrarese
La Segreteria Provinciale del PSDI, alla luce della presa di posizione del Presidente di Assindustria di Brindisi in ordine ad una “pausa di riflessione” tiene a ribadire la posizione politica del partito.
Le delibere e di conseguenza le decisioni ufficiali assunte da un organo collegiale quale possa essere il Consiglio Comunale od il Consiglio Provinciale non sono opinioni che qualcuno ritiene di modificare o trasformare in pareri consultivi da cui sfuggire quando fa comodo o coprirsi quando si ha interesse.
Evidentemente, e questo sarebbe molto grave, il Presidente di Assindustria, non dimentichiamolo, portatore di interessi di parte ben definiti e precisi, non può assurgere al ruolo di pilota di interessi generali quali invece rappresentano le istituzioni e le organizzazioni sociali dei cittadini, pensando di indirizzare le scelte politiche sui propri interessi di parte.
Il Consiglio Provinciale di Brindisi oggi ritiene importante, su indicazione dei partiti e dei gruppi consiliari, che occorre ridefinire e rideterminare l’esistente attraverso una nuova e reale ridiscussione e ricontrattazione delle convenzioni tra i gruppi industriali che intendono proseguire a produrre sul nostro territorio e le popolazioni che dovranno subire gli effetti di questi processi produttivi.
Le Istituzioni devono proseguire su questa linea politica perché è la linea politica su cui la gente e gli elettori hanno dato mandato a risolvere questi problemi.
E’ molto strana la richiesta del Presidente Ferrarese di una “pausa di riflessione”; di che cosa ? Sarebbe utile ricordare che il territorio ha invece bisogno di soluzioni immediate e precise verso cui intraprendere la nuova via dello sviluppo. Non sono certamente le politiche degli annunci quelle che servono alla gente della provincia di Brindisi e di annunci e proclami il Presidente di Assindustria ne sforna in continuazione; è sufficiente dare uno sguardo ad una qualsiasi rassegna stampa per rendersi conto che il primo ad avere bisogno di una pausa di riflessione è proprio il Presidente Ferrarese il quale si ostina a parlare molto e di tutto pur non avendo nulla da dire .
Và spiegato da Assindustria perché la Regione Puglia ha deliberato di destinare a Grottaglie per il potenziamento del locale aeroporto ben 130 milioni di euro per poter ospitare il progetto Boeing 7E7 e nel contempo non dire nulla sulla chiusura delle attività aeronautiche a Brindisi dove probabilmente con molto meno denaro i progetti americani avrebbero trovato disponibilità, professionalità ed attrezzature già pronte.
Il Presidente Ferrarese preso dalle sue tante dichiarazioni, è poco attento a ciò che altri dicono.
Il PSDI e tutte le istituzioni democratiche non parlano solo di rigassificatore ma pongono il problema se questo territorio sia ancora nelle condizioni ambientali di sopportare un nuovo impianto energetico senza aver definito e circoscritto con certezza istituzionale l’indefinito che esiste a Brindisi.
Il Presidente Ferrarese farebbe bene ad elencare con precisione le ragioni che a suo avviso impediscono lo sviluppo di questo territorio, proponendo soluzioni concrete.
Una ricerca del Censis ha stabilito che Brindisi è tra le città italiane più arretrate, un'altra ricerca ha stabilito che Brindisi è tra le città i cui cittadini e le amministrazioni hanno il più basso impiego di tecnologia, altri istituti hanno posizionato Brindisi negli ultimi posti per qualità della vita.
In definitiva la provincia è agli ultimi posti per servizi ai cittadini ed innovazione tecnologica, ciò stride fortemente con una altra classifica che vede Brindisi tra le aree industriali italiane meglio dotate di infrastrutture.
L’analisi che ne deriva è molto semplice: tutti gli investimenti effettuati sul territorio hanno riguardato infrastrutture a favore dei grandi gruppi energetici e chimici ed in generale dell’area industriale ma nulla è stato prodotto e realizzato in favore dei cittadini, della loro salute, del loro diritto a vivere in una città con servizi che siano quantomeno decenti; a tal proposito, giova ricordare che in città si è stati costretti a chiudere delle scuole per presenza di topi, che una donna per poter effettuare una mammografia deve attendere ben 9 mesi, che un ragazzo che abbia bisogno di un certificato medico per l’attività agonistica è costretto a recarsi a Mesagne o San Pietro.
E’ evidente che bisogna assolutamente riequilibrare la presenza industriale con la qualità della vita dei cittadini ma ad oggi è palese che sono i cittadini a doversi lamentare ma non gli industriali che hanno avuto tutto ciò che hanno chiesto da parte delle istituzioni locali e dal governo centrale.
Il presidente Ferrarese ha ovviamente tutti i diritti di esprimere le proprie opinioni ma non gli si può consentire di volere attraverso il proprio ruolo (sia pure importante quale quello di Presidente della locale Assindustria) prevaricare e stravolgere i deliberati delle assisi democraticamente elette da tutti i cittadini.
Effettivamente qualche intervista in meno e qualche riflessione in più non potrebbero che fare bene al presidente Ferrarese .
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA PROVINCIALE PSDI
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