Brindisi, 03/08/2010
CIA: 8000 posti di lavoro a rischio in provincia di Brindisi
Nonostante le promesse del governo ad oggi la proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali per il comparto agricolo non è stata ancora concessa. Al momento si registrano solo timidi impegni ai quali non seguono fatti concreti, con il risultato che tale mancata proroga (scaduta il 31 luglio scorso) determinerà sicuramente pesanti ripercussioni sia per le aziende agricole che per gli stessi lavoratori agricoli, molti dei quali potrebbero perdere il posto di lavoro.
Già nei prossimi giorni e nelle prossime settimane tantissime aziende agricole brindisine - che in questo periodo stanno effettuando operazioni colturali e di raccolta nel comparto orticolo e vitivinicolo, oltre quelle zootecniche che operano 365 giorni l’anno e quelle olivicole che già a partire da settembre inizieranno ad operare a pieno regime – licenzieranno i propri dipendenti perché impossibilitate a sostenere gli oneri previdenziali. Tali oneri, in caso di mancata proroga della fiscalizzazione, si raddoppieranno gravando ulteriormente su una situazione di crisi del comparto agricolo brindisino senza precedenti.
La Cia di Brindisi continuerà anche in questo periodo di ferie a mobilitarsi e a far sentire la sua voce presso le istituzioni, perché la mancata fiscalizzazione degli oneri sociali a partire dal 1° agosto rappresenta un grossissimo aggravio dei costi di produzione con riflessi negativi sulla occupazione.
È per questo che la Cia di Brindisi ha chiesto la mobilitazione oltre che delle altre organizzazioni agricole anche dei sindacati dei lavoratori. La situazione è, ormai, di vera e propria emergenza. Nelle prossime settimane potrebbero perdere il posto di lavoro almeno 8 mila braccianti agricoli residenti in provincia di Brindisi, con tutte le conseguenze di disagio economico, sociale e di crescita del territorio.
La Cia di Brindisi ha inteso convocare un tavolo con le altri parti sociali che deciderà una serie di iniziative da mettere in atto nel prossimo futuro per far sì che la questione non passi nel dimenticatoio ma rimanga tra gli impegni prioritari assunti dal governo.
COMUNICATO STAMPA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTURA
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