L'odierna seduta del consiglio provinciale è stata caratterizzata dal ritiro da parte della maggioranza dei due punti qualificanti l'ordine del giorno e cioe il piano provinciale per l'ambiente che non era stato neanche portato all'attenzione della commissione competente malgrado prevedesse diminuzione di somme sui progetti ARPA e la messa in liquidazione della società BPSP dove tutt'ora esiste un contenzioso con l'ente stesso che nessuno ha ritenuto di dover far conoscere ai consiglieri provinciali.
A ciò si aggiunga il grave accadimento che ha visto un dirigente dell'ente negare la copia di atti relativi a procedimenti in campo ambientale e al contempo notificare alla società interessata le generalità del consigliere che stava effettuando il controllo sugli atti, esponendo lo stesso ai conseguenti rischi.
E' sotto gli occhi di tutti che di fatto vi è una maggioranza disunita e non omogenea che subisce sempre di più la protervia di una macchina amministrativa elefantiaca e costosissima che ha annullato il ruolo degli stessi consiglieri di maggioranza, come vi è una evidente frattura tra il PD e il resto delle forze politiche di centro.
I gruppi di minoranza denunciano questo stato confusionale e chiedono al presidente ferrarese interventi risolutivi nella gestione della organizzazione dell'ente che non è più in grado di tollerare 10 dirigenti e 26 responsabili di area con i conseguenti costi nè può più tollerare una giunta composta da 10 membri, il massimo consentito, anche perchè il perdurare di questo stato vanificherebbe i buoni propositi sui tagli della spesa ingessando ancora di più un'ente che dopo 6 anni di governo di centrosinistra non ha più neanche le risorse per mettere le scuole a norma.
COMUNICATO STAMPA GRUPPI CONSILIARI PDL -PUGLIA PRIMA DI TUTTO