Brindisi, 26/11/2004
Sciopero 30/11: le motivazioni dei Cobas
La Confederazione Cobas di Brindisi partecipa allo sciopero generale nazionale del 30 novembre 2004 con una propria piattaforma, ritenendo deboli sia le richieste che la stessa forma dello sciopero (di sole 4 ore ) che fanno Cgil-Cisl-Uil
per contrastare le decisioni del governo Berlusconi.
La Confederazione Cobas di Brindisi ritiene inoltre importante aggiungere alle motivazioni nazionali dello sciopero anche quelli locali rivolgendo una richiesta ben precisa al governo, che provvederemo ad inoltrare attraverso
la locale prefettura: "la gestione della crisi brindisina deve essere presa in carico dal governo che con una funzione di "ombrello protettivo" deve consentire una sorta
di "passaggio protetto" da questa situazione di crisi alla realizzazione di un nuovo modello di sviluppo.
Nuovo modello di sviluppo che comunque ha già fatto i suoi primi passi in questi mesi attraverso le azioni degli enti locali, decisioni maturate anche grazie alla grande spinta delle mobilitazioni popolari, come quello dello sciopero generale del 26 marzo 2004 e della manifestazione popolare del 27 marzo2004, svoltasi proprio su questi temi.
E' chiaro che il Governo deve investire le risorse economiche necessarie affinché tutto ciò che ci si propone di fare possa essere realizzato.
E a tale proposito ricordiamo che il sindacato Cobas ha già presentato una propria piattaforma nel marzo scorso (il giorno dello sciopero generale del 26 marzo 2004) alla prefettura di Brindisi.Si parla nella nostra piattaforma della costruzione della centrale di brindisi nord a metano,delle bonifiche
nel petrolchimico e lo smantellamento di tutto l'amianto nella zona industriale e in città ,del recupero di calore delle centrali esistenti, della creazione di un centro di ricerca e produzione per le energie alternative, del rilancio del porto, dell'aereoporto, della ricerca, di una agricoltura qualificata,
di un turismo ecocompatibile, di una chimica ecocompatibile, del necessario completamento delle strutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, portuali, di trasporti pubblici cittadini e provinciali migliori, di un progetto per
sviluppare la sanità pubblica, dell'università, di sviluppo del polo aeronautico in direzione del civile, della qualificazione delle società miste come la "Multiservizi", di una forte raccolta differenziata,,di una rete pubblica di rilevamento e controllo ambientale, di servizi sociali qualificati e
funzionanti ed altre cose ancora.
E' solo partendo da un progetto di carattere generale che trovano la loro giusta collocazione gli accordi quadro che si vogliono produrre con la Regione Puglia su diversi comparti, che spesso rimangono lettera morta o diventano
solo speculazione economica per qualche grosso gruppo industriale, della chimica o dell'aereonautica etc, etc.
Nella giornata di sciopero deve essere anche forte il rifiuto di leggi nazionali, fatti ad hoc (come quello sblocca-centrali, sblocca-cantieri) che comporta per il
nostro territorio decisioni prese a Roma ed imposte a Brindisi,che sta vedendo
in questi giorni addirittura l?intervento di Tony Blair,sul tema del rigassificatore.
E' ora di voltare pagina per questo territorio, chiedendo investimenti seri che producano tanta occupazione e che non ci si ricordi di Brindisi solo per realizzare impianti pericolosi, rifiutati altrove. Questo territorio
merita altro.
COMUNICATO STAMPA CONFEDERAZIONE COBAS BRINDISI
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