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S. Pietro V.co, Musio (Pd): "il carbone sotto il tappeto delle energie pulite"



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S. Pietro V.co, 08/09/2010

Musio (Pd): "il carbone sotto il tappeto delle energie pulite"

Finalmente il Presidente della Provincia ha assunto l’iniziativa di porre un freno al business che si sta consumando a spese del nostro territorio, costituito dall’esplosione dell’eolico e fotovoltaico!
Di fatti è la Provincia l’ente per eccellenza che può e deve intervenire –“oltre i municipi” e le reti di interessi particolari- nella pianificazione e coordinamento delle politiche di sviluppo, compreso quelle ambientali ed energetiche, definite nel Piano Provinciale di Coordinamento Territoriale.
Ricordo che sin dal febbraio del 2007 in una nota congiunta del Responsabile Provinciale all’Ambiente, Ernesto Musio, del Segretario provinciale, Onofrio Cretì, e del componente della Segreteria Regionale, Carmine Dipietrangelo, i Democratici di Sinistra della Provincia di Brindisi lanciarono tempestivamente un pubblico e clamoroso allarme sul laisser faire innescato dall’evidente “debolezza” della legislazione regionale, che purtroppo tuttora permane, nonostante la richiesta pressante di un tavolo di concertazione con gli enti locali, finalizzata alla nascita di rigorosi Regolamenti comunali e intercomunali, che evitassero quello sviluppo scriteriato, caotico, speculativo, al di fuori di ogni utilità sociale e produttiva, che non sia quella derivante dai “certificati verdi” e dal “conto energia”, che si sta continuando a verificare sotto gli occhi di tutti, in una surreale indifferenza.
In provincia di Brindisi poi si sta coprendo, sotto il tappeto luccicante dell’accumulo incontrollato e vertiginoso delle energie rinnovabili, l’immodificata insostenibile quantità di carbone.
Al danno delle enormi quantità del carbone, si sta aggiungendo la beffa della devastazione incontrollata del paesaggio... e della stessa agricoltura e dei sui destini produttivi!
Così si vuole declinare a Brindisi, minandola da subito, la green economy ?!

L’iniziativa di sabato a S.Pancrazio organizzata da Paola e Pietro Attanasio, le iniziative di Terra Rossa a Mesagne e quelle svolte dal Comitato 8giugno in questi anni a San Pietro Vernotico, le rare iniziative dei Sindaci, come quello di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, contro il fotovoltaico selvaggio e il consumo scriteriato dei suoli produttivi e il parere negativo preannunciato dal Sindaco di San Pancrazio, Falcone, al progetto del megaparco fotovoltaico, che sarà valutato nella Conferenza Regionale di Servizi il 14 settembre, le prese di posizione di Italia Nostra e Coldiretti, di Michele di Schiena e Giorgio Sciarpa, di Pino De Luca e Franco Magno, la recente notizia della nascita a San Pietro di un Comitato di giovani, che salutiamo con piacere, “Prospettive future,” sulla tutela ambientale del territorio, ecc…ecc.…fino alla recente decisa presa di posizione del Presidente Ferrarese, stanno facendo assumere al problema finalmente il carattere di una presa di coscienza collettiva.

Ciò, a mio modesto avviso, dovrebbe portare a due risultati, immediato e di prospettiva:
1) La richiesta corale all’Assessore Regionale all’Ambiente e a Niky Vendola di una moratoria regionale immediata e generalizzata dei progetti esistenti dell’eolico e del fotovoltaico, per individuare i modi che possano mitigare il danno già prodotto;
2) una Regolamentazione rigorosa erga omnes dello sviluppo delle fonti rinnovabili, che pure siamo favorevoli a incentivare, ma a precise condizioni: utilità sociale territoriale, soprattutto per una filiera agroenergetica che integri il mini eolico con la riconversione e la valorizzazione produttiva delle campagne, in un proficuo e pubblico rapporto con i proprietari terrieri; e l’incentivazione e la promozione dell’utilizzo del fotovoltaico su edifici pubblici, per l’autosufficienza energetica delle abitazioni civili e dei capannoni industriali, su aree già degradate e dimesse per usi produttivi, ecc……
Il tutto con un preciso, inderogabile, indisponibile obiettivo: che queste energie siano sostitutive di analoghe quantità di carbone, e non ad esso aggiuntive, e indipendentemente dalla richiesta in campo di una significatica riduzione di esso, in linea con la Convenzione del ’96.

Ernesto Musio
componente Assemblea Provinciale del PD e del Circolo di S.Pietro V.co


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