Brindisi, 09/09/2010
Maxibolletta Adsl: ConfConsumatori batte Telecom
Con una importante sentenza, il Giudice di Pace di Brindisi, dott.ssa F.Vilei, ha dichiarato non dovuta la somma di € 1.320,00 pretesa dalla Telecom Italia nei confronti di un associato della Confconsumatori.
La fattispecie sottoposta al vaglio del Giudice è, purtroppo, alquanto frequente.
Un consumatore, infatti, aveva chiesto telefonicamente alla Telecom Italia notizie in merito al servizio Adsl Alice Flat ed avendolo trovato confacente alle proprie esigenze ne aveva chiesto l’attivazione.
Tale servizio, avrebbe permesso all’utente di usufruire di traffico internet illimitato, corrispondendo al gestore la somma mensile di € 20,00.
Dopo qualche tempo, però, perveniva la prima fattura nella quale era chiesta la somma di € 1.020 per utilizzo di internet.
Certo che si fosse trattato di un mero errore, l’utente contattava il numero 187 dal quale apprendeva che la Telecom aveva attivato il servizio Adsl Alice Free e non Alice Flat come, invece, richiesto.
Cominciava così, l’iter dei reclami e degli interminabili colloqui telefonici dell’utente con il call center del gestore telefonico, i quali si concludevano, inesorabilmente, come avviene nella maggior parte di questi casi, con un nulla di fatto.
Nel frattempo perveniva anche una seconda fattura, nella quale la compagnia telefonica chiedeva il pagamento di una ulteriore somma, pari a circa € 300,00, per traffico internet effettuato nel periodo antecedente alla scoperta dell’utente dell’attivazione arbitraria di un servizio diverso rispetto a quello richiesto dall’utente.
Infruttuosi si rivelavano, quindi, sia le diffide sia il tentativo di conciliazione per cercare di addivenire ad un accordo con il gestore telefonico.
Finalmente, il consumatore ha ora ottenuto giustizia, grazie ad una importante sentenza con la quale è stato sancito il principio secondo il quale è la compagnia telefonica che deve dimostrare, (cosa che nel caso di specie la Telecom non ha fatto), non solo il contenuto della registrazione telefonica che ha portato alla stipula del contratto, ma anche e soprattutto “di aver inviato e ricevuto debitamente firmato il modulo di conferma delle condizioni di contratto”.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – afferma l’avv.Emilio Graziuso responsabile del coordinamento reato tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e Dalla Parte del Consumatore – Associazione Nazionale – in quanto siamo certi che la sentenza emessa dal Giudice di Pace di Brindisi possa essere un precedente giurisprudenziale utile alle migliaia di utenti che ogni giorno sull’intero territorio nazionale si trovano a dover fronteggiare fattispecie analoghe a quella vissuta dal nostro associato. Inoltre, è stata premiata la fiducia nella giustizia e la caparbietà del consumatore che, nonostante l’assoluta chiusura da parte della compagnia telefonica di aderire ai numerosi tentativi di risolvere bonariamente la controversia, ha deciso di portare avanti le proprie ragioni nei confronti di un colosso economico quale è la Telecom Italia, risultando alla fine vittorioso e soddisfatto”.
Per ulteriori informazioni coordinamento “Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore” tel. 347 - 0628721
COMUNICATO STAMPA CONFCONSUMATORI
DALLA PARTE DEI CONSUMATORI
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