Brindisi, 09/09/2010
Albano (Pd): "accanimento nei confronti dei commercianti di V. Carmine"
È possibile che si stia esercitando un accanimento eccessivo nei confronti dei commercianti di via Carmine?
Questa la domanda che pone Vincenzo Albano,
Consigliere Comunale Partito Democratico, in una interrogazione rivolta al Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale Giampiero Pennetta.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:
È possibile che si stia esercitando un accanimento eccessivo nei confronti dei commercianti di via Carmine?
Le rappresento, Signor Sindaco la perplessità che, mi appare legittima, se si vanno a valutare obiettivamente, sia le differenti decisioni adottate dall’amministrazione rispetto a due situazioni che francamente mi sembrano simili, sia l’intransigenza rispetto, non solo alle richieste dei commercianti, ma anche alle raccomandazioni della commissione consiliare, che volevano essere un contributo alla buona gestione della cosa pubblica ed evitare quelle contrapposizioni che hanno il solo pregio di procurare danni, animosità, risentimenti e che certamente non sono funzionali alla risoluzione dei problemi.
Lei sa che su questa vicenda dei paletti di via Carmine che in altre città sono state risolte senza clamore, con il buon senso e a beneficio di tutti, mi sono tenuto in disparte rispetto alla discussione pubblica, per evitare di aggiungere confusione, alla confusione.
Questo però non mi ha impedito di dare il mio contributo nella competente commissione per ricercare una soluzione che tenesse conto delle disposizioni legislative relative alla sicurezza delle persone, le esigenze del commercio e, in senso lato, dell’economia brindisina.
La stessa commissione ai trasporti dopo aver esaminato il problema, anche in base ai dati obiettivi ed alle rilevazioni effettuate in occasione del sopralluogo eseguito su via Carmine, non ritenendo perfettamente adatte le piazzole di sosta adibite a carico e scarico, previste sulle strade laterali della stessa via Carmine ( che potevano comportare un aggravio di traffico su altre strade del centro storico) ritenne all’unanimità di dover suggerire la creazione, sulla stessa via Carmine di tre piccole aree di sosta per il carico e scarico merci, in posizione strategica rispetto alle necessità di tutti i commercianti .
Io stesso, in occasione di un incontro, avevo proposto di ricavarle con l’adozione di tre paletti mobili, uno per ogni area di sosta, da rimuovere in caso di necessità dagli stessi commercianti, ai quali doveva essere affidata la responsabilità della gestione e consegnate le chiavi per la rimozione.
Un suggerimento non ritenuto praticabile in quanto, si disse, poteva consentire abusi difficilmente controllabili, che avrebbero di fatto impedito la completa percorribilità della zona di sicurezza delimitata dai paletti.
Una preoccupazione che invece si è dissolta con riferimento a piazza Dante, considerato che in quel caso sono state consegnate ai commercianti le chiavi per l’accesso alla Piazza per consentire il carico e scarico delle merci.
Senza entrare nel merito dei motivi della chiusura al traffico di Piazza Dante adottata insolitamente con ordinanza, in via d’urgenza, per sanare credo la situazione creata dalla presenza di ampie pedane sulla carreggiata stradale, non consentita dalla legge, non mi appaiono chiari i motivi della diversa valutazione che ha determinato la consegna delle chiavi a tutti i commercianti della piazza “una per ognuno”, nonostante la limitata ampiezza della stessa. A meno che non si sia ritenuto, che i commercianti di Piazza Dante siano più affidabili di quelli di via Carmine. Allora sarebbe stato giusto dirlo chiaramente, ci saremmo fatti spiegare i motivi oggettivi e, se ci avessero convinti ci saremmo messi il cuore in pace.
In questa circostanza non può essere sottaciuto il fatto, che attualmente le aree riservate al carico e scarico delle merci, a servizio di via Carmine, non risultano quasi mai disponibili per lo scopo dichiarato.
Certo si può essere intransigenti, usare la mano e la voce grossa, mettere paletti di cemento, grate, finanche muri, per affermare, se proprio si ritiene necessario i propri convincimenti e l’autorità.
Ma a quale scopo? Per quale obiettivo? Io credo che sarebbe necessario invece favorire la condivisione, il dialogo collettivo, il confronto aperto senza remore, per favorire la creazione di un più elevato senso civico, che metta fine ai tanti monologhi intrecciati di questi ultimi giorni e alla frantumazione della vita vissuta in mondi completamente separati. Io credo che sia necessario creare una cultura ed una condivisione che non possono che migliorare la qualità della vita in questa città.
Per questo le chiedo se non ritiene utile intervenire e, sulla base delle indicazioni formulate dalla competente commissione, trovare la soluzione definitiva del problema, che non significa certamente stravolgere il progetto e la sua funzione, ma adottare quei piccoli accorgimenti dettati dal buon senso e dall’esperienza, che permettono di risolvere una situazione che appare obiettivamente e, forse ingiustificatamente, penalizzante per le attività commerciali.
Distinti saluti.
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale Partito Democratico
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