Nomina Asi, Valentino (DeR): "la politica faccia un passo indietro"
Da diverse settimane in entrambi gli schieramenti politici presenti nell’assise comunale si è scatenata una battaglia senza esclusione di colpi per la nomina dei tre componenti (due di maggioranza ed uno di opposizione) che devono rappresentare la nostra città nel consorzio A.S.I. (Area di sviluppo industriale)
A motivare tale vivace dialettica in seno ai due blocchi è la ricerca da parte di alcuni consiglieri una “maggiore visibilità” che tradotto in termini pratici è la richiesta di una rendita di posizione che consenta di poter influire su finanziamenti pubblici e possibilmente su posti di lavoro.
Trattandosi di un consorzio che ha tra le sue finalità quella di pilotare lo sviluppo industriale nella nostra provincia la scelta più razionale sarebbe stata quella di utilizzare per la sua direzione dei tecnici (es. imprenditori, economisti, artigiani, ingegneri ecc.) che abbiano un’idea almeno approssimativa di cosa occorra per la crescita dell’industria nella nostra area.
In realtà le scelte fatte fin’ora dai comuni vanno in direzione opposta. Fasano ed Ostuni hanno effettuato delle nomine squisitamente politiche indirizzando in seno all’A.S.I. i rispettivi sindaci. Francavilla Fontana ha nominato addirittura un onorevole della Repubblica che si candida alla presidenza del consorzio. Brindisi, con forte ritardo, deve ancora formalizzare le sue scelte.
Come dicevamo nelle premesse anche noi come gli amici del movimento “Progresso e Lavoro”, come la direttrice del C.N.A. Sonia Rubini o come il direttore di Confindustria Angelo Guarini opteremmo per una nomina tecnica. Ma se i comuni più grossi della nostra provincia metteno in campo i loro “pezzi da novanta” non è certo per favorire lo sviluppo industriale di Brindisi città ma è per tirare quanto più acqua possibile al loro mulino.
Se solo il nostro comune si limitasse a scelte puramente tecniche l’autotorevolezza istituzionale di membri più navigati del consorzio si tradurrebbe con alta probabilità in una perdita di opportunità per la nostra città a favore di realtà più piccole ma più agguerrite.
Per questo le strade percorribili a nostro avviso sono due. O Brindisi si adegua all’andazzo nominando anch’essa dei membri di grossa caratura politica per fare da contraltare alle scelte già fatte da altri, oppure i politici tutti e di tutta la provincia fanno un passo indietro consentendo la nomina di tecnici, magari di area ma di “Tecnici” con la T maiuscola. Sarebbe un bel segnale per la cittadinanza ma abbiamo la fondata impressione che anche questa volta l’appetito dei partiti prevarrà sulla razionalità delle scelte e sull’interesse collettivo.
Dott. Salvatore Valentino
Capogruppo “Democratici e Repubblicani”
