Brindisi, 11/09/2010

Tomaselli (Pd): "Fitto ed il piano per il Sud"

Il Ministro Fitto non ha inteso rinunciare anche oggi, nell’inaugurare a Bari la Fiera del Levante, ad una buona dose di propaganda quando ha teso a giustificare i tagli di risorse operati in questi due anni dal vero “dominus” delle politiche di governo, il Ministro Tremonti, con l’assunto che nel Mezzogiorno si spende poco e male e, quindi, tanto vale ricentralizzare soldi e progetti.
Così come è inaccettabile l’ipocrisia con cui si continua a sostenere, per giustificare le politiche antimeridionali attuate finora, che richiedere o anche solo parlare di risorse sia una vecchia lamentazione figlia di un mezzogiorno piagnone.
Vorrei capire, sommessamente, da Fitto e magari dallo stesso Tremonti, come si costruiscono politiche di sviluppo senza le risorse?!
Il Ministro Fitto dimentica, o finge di farlo, che i fondi comunitari al Mezzogiorno svolgono da anni una funzione sostitutiva delle risorse ordinarie che, sotto questo Governo, sono scese al minimo storico del 35%. Una percentuale ben al di sotto del 45% fissato in sede di programmazione nazionale negli anni passati. Per non parlare della quota di investimenti destinati al Mezzogiorno dalle imprese pubbliche nazionali (tra cui ANAS, Ferrovie, etc...), che supera appena il 23% del totale.
Al netto di ciò, però, siamo molto più interessati al futuro del Mezzogiorno e del paese intero più che a quello che non è stato in questi anni, senza dimenticare scelte e responsabilità di ognuno: per questo, io credo che il PD debba accettare e rilanciare la sfida di Fitto e del Governo sul Piano per il Sud, di cui oggi abbiamo ascoltato le grandi linee alla Fiera del Levante.
Se si escludono le bandiere ideologiche che da anni il centrodestra va sbandierando, quali il Ponte sullo Stretto e la Banca per il Sud, sugli altri capitoli citati vi può essere finalmente quel confronto di merito che da anni chiediamo nel paese e in Parlamento e su cui il PD ha avanzato da tempo le proprie proposte. Non possiamo non registrare nelle parole del Ministro Fitto, infatti, una vera e propria sconfessione verso, ad esempio, le scelte infrastrutturali finora operate o per le politiche della scuola e dell’università fatte solo di tagli orizzontali, così come prendiamo atto del richiamo alla necessità di una riforma degli incentivi alle imprese basata sugli automatismi, com’era ai tempi del Governo Prodi prima che Tremonti svuotasse i crediti d’imposta.
Insomma, se ad una scarna elencazione di titoli seguiranno atti conseguenti noi ci saremo con le nostre proposte ed il nostro impegno per chiudere definitivamente una delle pagine di governo più ostili al Mezzogiorno da molti decenni ai nostri giorni.

COMUNICATO STAMPA SALVATORE TOMASELLI - SENATORE PARTITO DEMOCRATICO