Brindisi, 13/09/2010
Vertenza AQP: Tomaselli (Pd) scrive a Emiliano e Vendola
Sull'accorpamento delle unità territoriali dell'Acquedotto Pugliese riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta inviata da Salvatore Tomaselli, Senatore del Partito Democratico, a Michele Emiliano, Presidente dell’ATO Puglia e, per conoscenza, a Nichi Vendola, Presidente Regione Puglia.
Caro Presidente,
nelle scorse settimane dalla provincia di Brindisi si è levato un coro unanime di dissenso verso la scelta di AQP di accorpare le Unità Territoriali di Brindisi e Taranto, trasferendo presso quest’ultima le funzioni manageriali, nonché alcune direzioni di aree di attività ed il relativo personale.
Il dissenso ha visto come protagonisti, innanzitutto, i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali e tutte le rappresentanze istituzionali locali per culminare in una espressione concorde dei consigli comunali e provinciale dell’intero territorio.
La scelta operata da AQP è vissuta come assolutamente inaccettabile ai danni di una sede territoriale, quale quella di Brindisi, da anni considerata, nel rapporto con il territorio e con l’utenza e nell’ambito dell’attuale modello organizzativo dell’azienda, tra le più efficienti in termini di rendimento del servizio, come tra l’altro dimostrano gli stessi indicatori aziendali.
L’azienda ha, infatti, proposto un nuovo modello organizzativo di presenza territoriale in contrasto con il recente Piano d’Ambito 2010-2018, approvato da questo ATO, che fondava la sua rete organizzativa su sei Unità Territoriali, una per provincia, potenziate e dotate di forte autonomia decisionale ed operativa.
A ciò si intende sostituire per Brindisi una presenza ridotta a mera sede operativa, svuotata della direzione manageriale oltre che delle funzioni di gestione di importanti attività quali la gestione personale e sicurezza, il controllo igienico sanitario, la segreteria e logistica, l’amministrazione e controllo di gestione.
E’ facilmente prevedibile come tale ridimensionamento non possa non portare ad un progressivo ridimensionamento della stessa presenza operativa di AQP nell’intero territorio provinciale e ad un calo di efficienza gestionale nella qualità e tempestività del servizio erogato alle comunità locali: un’ attività, quale è il servizio idrico integrato, di grande delicatezza che abbisogna di un forte e quotidiano rapporto con cittadini, imprese, enti locali.
Disagi, dequalificazione dei servizi, impoverimento del rapporto con territorio ed utenza che avranno, indubbiamente, un costo sociale ben più grave della ottimizzazione o riduzione di costi che si intende perseguire: riduzione, peraltro, talmente poco significativa nel bilancio dell’AQP che viene da ricordare come ben più consistenti ottimizzazioni di costi e di efficienza si potrebbero ottenere magari mettendo mano alla elefantiaca struttura centrale dell’azienda…..!!!
Per questo, caro Presidente, conoscendo la Sua personale sensibilità alle ragioni dei territori e delle stesse istituzioni locali, mi permetto di sollecitarLa a voler convocare il Comitato Esecutivo dell’ATO, alla presenza dei Sindaci della provincia di Brindisi, per coglierne le ragioni e poter intervenire tempestivamente sull’AQP per suggerire la rinuncia ai programmi sopra richiamati ed un puntuale rispetto del Piano d’Ambito 2010-2018.
Confidando nella Sua disponibilità, La saluto cordialmente.
Sen. Salvatore Tomaselli
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