Brindisi, 16/09/2010
ConfConsumatori: risarciti gli acquirenti dei titoli Lehman Brothers
A due anni esatti dal crack della Lehman Brothers, arrivano le prime pronunzie giurisprudenziali che sanciscono il diritto dei consumatori ad ottenere il risarcimento del danno economico patito a seguito del crollo del colosso economico americano.
E così, nei giorni scorsi, con una importante e fondamentale sentenza, un associato della Confconsumatori ha ottenuto la condanna di una compagnia assicurativa al risarcimento del danno per aver quest’ultima venduto, senza fornire al consumatore la dovuta informazione, una polizza index linked con sottostanti obbligazioni Lehman Brothers.
Più in particolare è stata riconosciuta la responsabilità precontrattuale della compagnia per aver violato gli obblighi informativi sulla stessa gravanti.
La stessa, infatti, aveva proposto all’ignaro consumatore la polizza presentandola come sicura ed a capitale garantito.
Inoltre, la società intermediaria aveva garantito che il consumatore avrebbe potuto sciogliere il vincolo contrattuale con diritto alla restituzione integrale del capitale investito.
In realtà, così come accertato in sede giudiziale, la polizza non era altro che un vero e proprio prodotto finanziario, con tutte le conseguenze in tema di oscillazioni del mercato che ne derivano.
Il capitale, infatti, non solo non era garantito ma era fortemente a rischio, in quanto collegato a titoli finanziari appartenenti ad una classe di rischio “alta” e negoziati in conflitto di interessi
Di conseguenza, l’associato della Confconsumatori aveva visto andare in fumo i propri risparmi essendo la polizza dallo stesso sottoscritta collegata a titoli della Lehman Brothers.
“Una sentenza che rende giustizia non solo al singolo consumatore, il quale ha avuto il coraggio e la caparbietà di promuovere una azione legale per far valere i propri diritti, ma anche e soprattutto alle migliaia di investitori che hanno subito la perdita dei propri risparmi a causa del crollo del colosso americano Lehman Brothers. Questi ultimi, infatti, da oggi hanno un precedente giurisprudenziale importante da utilizzare per far riconoscere le proprie ragioni. Inoltre, è stato riconosciuto quanto, ormai da anni, la nostra associazione sostiene, vale a dire che le polizze index linked e unit linked altro non sono che investimenti finanziari a rischio” afferma l’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento tra la Confconsumatori e l’Associazione “Dalla Parte del Consumatore”.
Per ulteriori informazioni si può contattare la Confconsumatori al numero 347 - 0628721 o visitare il sito internet www.confconsumatoribrindisi.it
COMUNICATO STAMPA CONFCONSUMATORI -- DALLA PARTE DEL CONSUMATORE
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