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Brindisi, Il Faro: "perchè il Comune non pensa al porticciolo?"



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Brindisi, 18/09/2010

Il Faro: "perchè il Comune non pensa al porticciolo?"

Nella discussione che va sviluppandosi sulla programmazione e sull’utilizzo del porto interno di Brindisi, vi sono alcuni aspetti che vanno chiariti e che per noi assumono notevole rilevanza.
Ad oggi nessuno parla del porticciolo di Bocche di Puglia, che rappresenta un vero fiore all’occhiello della diportistica regionale; nessuna altra struttura di ormeggio può permettersi di essere allocata di fronte ad un castello Alfonsino ed utilizzare un braccio di mare protetto per i ¾ della propria esposizione.
Perché nessuno prevede per questa struttura l’ampliamento, il potenziamento, ecc. pur essendo il “Marina di Brindisi” anche in parte di proprietà comunale?
L’assessore comunale al turismo, in quanto tale, non dovrebbe maggiormente tutelare, potenziare, ecc.. questa struttura, invece di proiettarsi nell’utilizzo di banchine interne al porto, fra le quali alcune anche in concessione a ditte che lo vedono partecipe?
Non vogliamo avere pregiudizi ma, un minimo di logica porta alla verifica che la programmazione prevista dall’Assessore comunale disconosce totalmente il “Marina di Brindisi” quale struttura comunale.
In merito alla volontà, espressa da tutti, di destinare tutto il porto interno agli ormeggi di yacht e navi da crociera, è possibile sapere quanti ne sono pervenuti nell’anno in corso ed in che periodo?
A noi sembra che come da sempre avviene, il porto interno di Brindisi è utilizzato dagli yacht solo per scalo tecnico dovuto ad avverse condizioni meteo e presenza di forti raffiche di vento.
Aver destinato la banchina delle sciabbiche, senza alcuna volontà di potenziamento ed allargamento del Circolo nautico, allo svernamento di grandi yacht non rappresenta già una notevole concessione anche in funzione della concorrenza che farebbe al porticciolo ?

Siamo sostanzialmente concordi che il traffico portuale per l’Albania sia reso più razionale nell’allocazione fisica liberando la vecchia “stazione marittima” all’utilizzo commerciale pubblico. Questa considerazione non porta però ad individuare in Costa Morena il sito più adeguato ad accogliere questo ulteriore traffico in quanto privo di servizi e di un terminale pubblico adeguato; non vorremmo che tutta questa dotto discussione sia finalizzata solo ed esclusivamente all’utilizzo del “terminale privato” posto all’esterno di Costa Morena.
Riteniamo che la banchina “Feltrinelli”, nel Seno di Levante ed il proseguio di questa fino al piazzale antistante le gru dei sili, sia il possibile miglior approdo del traffico per l’Albania.
Abbiamo già espresso la nostra opinione in merito alla necessità di stimolare la ripresa economica del centro storico, pienamente condivisa dal Presidente della Confesercenti, destinando alla banchina di Sant’Apollinare almeno due navi per la Grecia a partenza differenziata (ore 12 e 21) e con l’utilizzo di collegamenti marini rapidi, continui, gratuiti, fatti dalla STP di Brindisi ed a carico dell’Autorità portuale.
Le strutture logistiche a servizio delle due navi andrebbero allocate o provvisoriamente sul piazzale di Sant’Apollinare o nell’ex capannone della Montecatini.
Riteniamo che le favole concernenti il riempimento di tutto il porto interno di Brindisi da parte di yacht, si possano solo raccontare ai fanciulli e non a chi opera razionalmente e con i conti della serva, sul bilancio reale delle possibilità offerte dal mercato e dalle stesse infrastrutture portuali.
Ci sembra, senza voler apparire preconcetti, che vi è da parte di tutti una prioritaria visione del porto interno tendente a favorire le concessioni esistenti e quelle a farsi, rispetto ad interessi pubblici prioritari residenti nel porticciolo turistico di “Marina di Brindisi”.
Siamo certi che la promozione pubblica del porto di Brindisi possa avvenire solo ed esclusivamente attraverso la divulgazione di ormeggi e soste gratuiti su banchine pubbliche e servizi (acqua, luce, ecc.) a prezzi stracciati per gli utenti.
Questa è la visione che abbiamo del porto interno di Brindisi, aperto gratuitamente alla presenza del diportismo congiuntamente alla presenza di navi per la Grecia e l’Albania che costituiscono elemento costante dell’immagine del porto di Brindisi.

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE "IL FARO" A FIRMA DEL PRESIDENTE RAFFAELE GIOVE


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