Home | Le notizie | Lo sport | I canali | Le tue foto | Brindisi Links | E-mail |

.Le news di Brundisium.net
.Lo sport: calcio, basket, volley

.I canali di Brundisium.net:

...· Approfondimenti
...· Appuntamenti
...· Arte
...· Beauty & Wellness
...· Brindisi vista da...
...· Cinema
...· Economia
...· Formazione e Lavoro
...· Frequently Asked Questions
...· Isola di G. Sciarra
...· Le tue foto
...· Libri
...· Musica
...· Personaggi
...· Poesia
...· Pubblica utilità
...· Salute
...· Scompartimento
...· Stelle e Strisce
...· Teatro
...· Università
...· Viaggi
...· Video

Brundisium.net
.Ti dico la mia
.Saluti
.La bacheca del calcio
.Il tabellone del basket
.Il muro del volley
.Baci e carezze
.Alma Mater
.La Chat di Brundisium.net
.Indice del sito
.Invia le tue foto

Che tempo fa adesso a Brindisi?

Utenti attualmente connessi:

Brindisi, CNA: ritrovare dialogo e progettualità



Ultime Mese Ricerca

Brindisi, 03/12/2004

CNA: ritrovare dialogo e progettualità

Le due manifestazioni organizzate per Sabato 4 dicembre dai movimenti ambientalisti e dai sindacati di categoria dei chimici di Cgil, Cisl e Uil rischiano – anche per la loro contestualità – di provocare ulteriori spaccature nel tessuto sociale brindisino. Il messaggio che è arrivato ai cittadini attraverso gli organi di informazione è quello di una frattura profonda tra chi vuole lo sviluppo e chi no, tra chi tutela l’occupazione e chi no, tra chi vuole salvaguardare l’ambiente e chi no.
In realtà, tutti sanno che il problema non va posto in questi termini. E’ paradossale constatare che coniugare occupazione e ambiente, sviluppo economico e sicurezza sociale siano obiettivi condivisi sia dalle organizzazioni sindacali, che da quelle imprenditoriali che dalla stesse associazioni ambientaliste.
Ci si divide, insomma, non sugli obiettivi strategici ma sui percorsi, gli strumenti, i contenuti per affermare quello che tutti invocano come necessario, ovvero un nuovo modello di sviluppo.
Gli ambientalisti e i rappresentanti della società civile impegnati sul fronte di uno “sviluppo diverso” portano avanti una azione fondata sulla priorità dell’ambiente in ogni iniziativa di investimento: azione che riteniamo legittima ma che sconta la sottovalutazione della grave situazione di crisi in cui versa questo territorio, in particolare nel suo sistema industriale, certamente costituito da grandi impianti ma anche da decine e decine di piccole e medie imprese locali, in cui trovano occupazione migliaia di lavoratori.
Di contro, proprio queste forti preoccupazioni sono alla base dell’iniziativa sindacale di cui la CNA di Brindisi condivide l’allarme avendo, peraltro, già compiutamente denunciato da tempo come il sistema industriale locale sia in grande sofferenza e come la sua stessa tenuta e prospettiva futura siano fondamentali per il mantenimento dei livelli occupazionali del territorio.
In tal senso, non è in alcun modo condivisibile la scelta effettuata dall’Amministrazione Provinciale e dal suo presidente Errico di partecipare ufficialmente alla manifestazione promossa dagli ambientalisti.
Si tratta, a nostro avviso, di una decisione grave che tradisce la stessa funzione di sintesi istituzionale che dovrebbe ispirare l’azione di un ente locale, come ha anche sostenuto il sindaco Mennitti, nell’obiettivo di promuovere la mediazione più alta e più avanzata possibile tra le diverse sensibilità presenti sul territorio, lavorando in tutti i modi per evitare il rischio di lacerazione sociale che oggi abbiamo di fronte.
Una scelta politica di schieramento come questa, invece, contribuisce oggettivamente ad un ulteriore radicamento della frattura in atto nella società brindisina e a non creare le condizioni necessarie per un dialogo costruttivo sulle scelte che riguardano lo sviluppo del territorio, riconoscendosi solo in una parte delle forze in campo. Ma non c’è futuro alcuno per un territorio in cui anziché abbatterle si costruiscono nuove barriere: è questo il baratro in cui Brindisi si sta lentamente avviando!
La CNA della provincia di Brindisi denuncia con forza come da troppo tempo ormai l’attenzione del territorio e delle sue istituzioni è volta a generiche enunciazioni di nuovo sviluppo, nel mentre la realtà quotidiana ci consegna continue difficoltà e criticità.
A fronte di nuovi modelli di sviluppo che inevitabilmente possono trovare una concreta attuazione in tempi medio-lunghi, si assiste, infatti, ad una crisi senza precedenti di altri settori-chiave dell’economia brindisina, oltre che del suo sistema industriale.
Il riferimento, in particolare, è ad un porto sempre più asservito al traffico di combustibili, dove segmenti “storici” come quello del traffico passeggeri vivono una crisi per certi aspetti irreversibile e dove nuove iniziative come il terminal containers sono miseramente naufragate. Difficoltà crescenti che l’Autorità Portuale non sembra essere in grado di fronteggiare con la dovuta determinazione, attraverso il completamento infrastrutturale e adeguati interventi di marketing.
Anche il comparto aeronautico si è trasformato da punto di eccellenza e da possibile volàno di sviluppo ad elemento di crisi. Non è sventato il rischio che le Officine Aeronavali di Venezia procedano a dismettere il proprio insediamento produttivo, mentre l’Avio colloca centinaia di lavoratori in cassa integrazione. A fronte di tutto questo, una classe politica incapace di competere con le “spinte” provenienti da altri territori ha subìto la scelta politica che ha portato il nuovo investimento dell’Alenia a Grottaglie, pur avendo Brindisi tutte le caratteristiche industriali richieste per ospitare questa nuova realtà, a cominciare proprio dalle infrastrutture.
E non è tutto: all’orizzonte si prospettano ulteriori “bocciature” riguardanti le aziende che si erano proposte per l’attuazione di contratti di programma nell’area brindisina, primo fra tutti il Consorzio IMA, mentre da Bari arriva la notizia di nuove commesse per l’Isotta Fraschini che invece si sperava potessero finire all’Avio di Brindisi. Infine, permane irrisolto il blocco di nuovi investimenti determinato dai ritardi nell’attuazione di interventi di bonifica di suoli destinati proprio ad ospitare nuovi insediamenti industriali.
Su tali elementi di criticità, ma ancora potenzialmente in grado di contribuire davvero e concretamente all’affermazione di uno sviluppo diversamente orientato e ambientalmente compatibile, avremmo voluto salutare il medesimo impegno e la stessa caparbietà messa in campo dalle istituzioni locali in questi mesi nelle ormai ideologiche e ripetute battaglie contro nuovi e vecchi impianti industriali.
Partendo da questi elementi non abbiamo perso la speranza che si possa ritornare tutti intorno ad un “tavolo del dialogo” in cui il Governo nazionale e quello regionale, le Istituzioni locali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti della società civile brindisina possano confrontarsi su ciò che realmente occorre alla provincia di Brindisi per risollevarsi da una crisi gravissima che investe ormai gran parte delle famiglie di questo territorio.
Progettualità chiare, individuazione delle singole responsabilità, un esame concreto delle effettive potenzialità del territorio e la necessità di fronteggiare una pericolosa emergenza occupazionale: tutto questo deve essere posto al centro della discussione sostituendo i generici appelli al nuovo “modello di sviluppo” per Brindisi.

COMUNICATO STAMPA PRESIDENZA PROVINCIALE CNA DI BRINDISI


Correlato su internet:


· La tua posta
· Segnala un compleanno
· Rassegna stampa
· Brundisium TV
· Sfondi per il desktop
· Fiamma - La sala giochi
· In chat
· Sondaggi
· Brindisi Links
· Statistiche


Chi siamo | Contattaci | Credits | Note per gli utenti | Indice del sito | | Brundisium.net in home page