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Brindisi, Uil: "L'energia alternativa è il nuovo business nelle campagne"



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Brindisi, 20/09/2010

Uil: "L'energia alternativa è il nuovo business nelle campagne"

Sfido chiunque ad immaginare che per rivitalizzare le campagne (si fa per dire) dalla crisi ormai più che decennale in cui sono piombate ed aiutare gli agricoltori ad uscire dalla miseria nera in cui si dibatte la loro categoria bastano le nuove fonti di produzione di energia elettrica alternativa: il fotovoltaico ed in minore misura l'eolico.
Scherzi a parte, come dice qualcuno, questa è la realtà, l'amara verità su quello che sta succedendo.
Una speculazione con poche regole, un assalto alla baionetta su terreni agricoli fertili, un caos affaristico con un incredibile giro di denaro offerto ai contadini proprietari senza la possibilità di controlli appropriati da parte delle Istituzioni, ancora una volta impreparate a gestire questo grande affare con regole legislative certe, adeguati controlli, verifiche e sanzioni.
L'obiettivo inseguito del rispetto dell'ambiente sta producendo al contrario molti danni alle campagne. Migliaia di ettari di superficie coltivata stanno cedendo il passo ad altrettante migliaia di impianti fotovoltaici con danni incalcolabili al momento e molti ancora, difficilmente valutabili, nel futuro. Sicuramente molto pesanti per il territorio, perché non si conoscono ancora bene gli effetti causati dallo smaltimento delle celle.
Ora qualcuno (i soliti ambientalisti senza se e senza ma) potrebbe obiettare: però l'energia alternativa riduce le emissioni massiche, abbatte il CO2, rispetta l'ambiente, non nuoce alla salute, ecc., ecc.
Ragionamenti sicuramente da condividere, preoccupazioni da rispettare.
Ma cosa succederà tra qualche anno, quando la maggior parte degli appezzamenti agricoli saranno irrimediabilmente distrutti, l'economia del settore sarà ancora di più ridimensionata e finirà la corsa all'incontrollato sfruttamento delle campagne?
Nessuno è in grado di dirlo.
Per fare un esempio, nella provincia di Brindisi vi sono 900 domande di installazione di impianti fotovoltaici da 1 megawatt che non hanno bisogno di particolari autorizzazioni. Basta solo una autocertificazione per avere le concessioni Bisogna invece pensare a porre rimedio al disastro fino ad oggi consumato.
L'efficienza ed il risparmio energetico rappresentano, oltre al rispetto dell'ambiente, una delle sfide del progetto di crescita e di sviluppo sostenibile anche del nostro territorio e tutto il sistema economico e sociale trarrà giovamento da questo.
Ci sono possibilità diverse da utilizzare per non interrompere il percorso virtuoso della produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili.
Le comunità scientifiche internazionali ne hanno peso atto e l'Unione Europea ha preso impegni non formali per sostenere gli obiettivi da raggiungere.
La UIL ha sostenuto questa linea con iniziative e convegni.
La Regione Puglia e la Provincia di Brindisi finalmente stanno provvedendo a mettere i paletti a questa situazione bloccando le autorizzazioni in essere in attesa di nuove disposizioni.
Ma questo non basta.
Ad esempio ci sono le condizioni per impiantare (termine questa volta casuale) in altri posti gli impianti fotovoltaici iniziando dagli edifici pubblici.
La UIL, come dicevo prima, con uno studio presentato qualche mese addietro ha calcolato i benefici in termini economici e sociali che potranno derivare (traguardi da raggiungere entro il 2020).
Quelli economici: 910 milioni di euro di risparmio della bolletta elettrica, 511 milioni di euro di gettito fiscale aggiuntivo, 350 milioni di euro di incremento potenziale del reddito immobiliare (maggiore valorizzazione degli immobili)
Quelli ambientali e sociali: riduzione delle emissioni di CO2 in linea con quanto previsto dal protocollo europeo sull'energia-ambiente, sostegno al tessuto produttivo, sostegno all'occupazione (previsti 17.300 nuovi posti di lavoro nelle aree del centro sud d'Italia), incentivi all'innovazione tecnologica.
Un risultato significativo che porterà sicuramente vantaggi a tutti.
Per tornare all'inizio: ritengo che il settore agricolo ha bisogno di altri tipi di aiuto per ritornare ad essere produttivo e creare reddito sicuro e continuativo, senza subire danni irreparabili come sta succedendo.
È necessario vigilare ed essere lungimiranti senza accontentarsi del facile guadagno oggi, lasciando in eredità disastrosi guasti per il futuro.
Le condizioni ci sono. Bisogna subito approfittarne.

COMUNICATO STAMPA CENTRO STUDI UIL A FIRMA DI MIMINO ZUCCARO


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