Brindisi, 24/09/2010
Il Faro: "saccopelisti vera risorsa della città"
Vi è un ordine preciso del Presidente dell’Autorità Portuale a non parlare più delle vicende del porto, per le quali è destinatario solo il Comitato Portuale.
Siamo alla più totale aberrazione di una gestione democratica della politica programmatoria portuale. Con quale offuscata mentalità il Presidente Giurgola si permette di azzittire il rappresentante del Comune che, al di là delle proprie personali competenze, rappresenta il Sindaco ed il territorio che ospitano l’Autorità Portuale.
A noi dell’Associazione IL FARO il Presidente Giurgola non può imporci nulla, ancor più con quei toni arroganti e pretestuosi ascoltati sulle TV locali. In merito a quanto ascoltato e letto su media, abbiamo espresso con forza l’opinione secondo la quale è opportuno e necessario per la rivitalizzazione del comparto commerciale del centro, la presenza di almeno due navi al giorno, in ormeggio sulla banchina di Sant’Apollinare ed in orari ipotizzati per partenze alle ore 12.00 e alle ore 21.00. Quanto sopra congiuntamente ad una convenzione con la STP, permetterebbe un trasferimento gratuito di passeggeri in transito verso il centro storico e con l’utilizzo delle motobarche. Non si pretende di tornare ai tempi d’oro del transito dei cosiddetti “saccopelisti” ma sicuramente vedremmo un costante movimento di passeggeri in transito che, come gli Albanesi, consumano e spendono negli esercizi commerciali.
La boutade detta dall’Assessore Titi in merito al fatto che i giovani “saccopelisti” non spendevano neppure per un caffè è talmente falsa e dimostra quanta corta memoria abbia tale Assessore e quanta sia la volontà di pensare al porto anteponendo altri interessi societari nei confronti della gestioni degli ormeggi degli yacht e del naviglio di diporto.
Dimentica forse l’Assessore Titi dove era allocata una propria Agenzia di Viaggi?
Dimentica l’Assessore Titi che la stazione ferroviaria con le agenzie poste nelle immediate prossimità costituiva il fulcro dell’economia delle agenzie turistico portuali?
Dimentica l’Assessore Titi che tutti gli esercizi commerciali presenti lungo i corsi avevano grazie a questi giovani turisti che viaggiavano con assegni in travel cache e dollari, un florido bilancio?
Quali esercizi commerciali chiusi ricorda a quei tempi il giovane Assessore Titi?
Quali azioni programmatiche sta facendo l’Assessore Titi ed il suo Presidente di commissione, per attivare convenzioni con Ferrovie dello Stato in grado di riportare a Brindisi i giovani turisti “saccopelisti” che ancora esistono?
Definire il porto di Brindisi quale da “Terzo Mondo” per mancanza di servizi e poi proporre la destinazione di tutto il porto interno al diportismo è un enorme contraddizione che presumibilmente nasconde volontà legate a maggiori e diversificati interessi.
Siccome l’Assessore Titi è Assessore del Sindaco in quanto nominato come tecnico, gradiremmo sapere, attraverso apposita richiesta che se non evasa come altre, manderemo alle autorità competenti, se la commissione turismo, espressione delle forze politiche e quindi anche di noi cittadini, si è espressa in merito alle valutazioni dell’Assessore Titi sul Porto interno.
In definitiva fra l’Assessore Titi e il Presidente Giurgola, come si dice a Brindisi, “scarti fruscio e pigghi primera”, intendiamo che nessuno dei due è con quanto letto e sentito e prodotto nell’ultimo anno è capace di programmare lo sviluppo del porto di Brindisi e come tali devono allontanarsi quanto prima da questa attività.
A noi dell’Associazione IL FARO non ci azzittisce nessuno, anzi, le incredibili dichiarazioni ascoltate ci danno forza per rendere sempre più i cittadini partecipi ed artefici il proprio destino.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE "IL FARO" A FIRMA DEL PRESIDENTE RAFFAELE GIOVE
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