Brindisi, 24/09/2010
Vigili del Fuoco: svolta esercitazione speleo subacqua
Si è conclusa oggi l’esercitazione speleo subacquea svoltasi nei giorni 21, 22, 23, e 24 c.m. da un Gruppo di Lavoro costituito da specialisti sommozzatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provenienti da tutta l’Italia, facenti parte del Gruppo Operativo Speciale di sommozzatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco abilitati al livello avanzato nell’uso di tecniche speleo subacquee:
Il Ministero dell’Interno –Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile, da tempo, ha riscontrato la necessità di perfezionare il proprio dispositivo di soccorso in ambiente acquatico e, conseguentemente, ha istituito uno speciale gruppo di lavoro teso delineare specifiche procedure di intervento da adottare in caso di interventi in ambienti acquatici che richiedono il simultaneo impiego delle unità speciali dei Vigili del Fuoco speleo-fluviali SAF e del nucleo sommozzatori.
Obiettivi dell’esercitazione, e più in particolare del Gruppo di Lavoro, sono stati tesi ad implementare la capacità operativa specialistica, dei sommozzatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di penetrare in cavità naturali con ingresso subacqueo o aereo da mare. Questo al fine di contrastare il rischio di incidenti dovuto all’aumento del numero di appassionati di immersioni subacquee che si spingono sempre con maggiore frequenza alla visita delle cavità naturali sommerse.
All’esercitazione, coordinata dal Direttore Vice Dirigente ing. Lorenzo ELIA del Comando Provinciale VVF di Brindisi, hanno preso parte i nuclei sommozzatori della Regione Puglia (Bari, Brindisi e Taranto) che hanno così accresciuto le loro specifiche capacità operative. L’esercitazione si è potuta svolgere grazie anche al supporto del Comando Provinciale VVF di Lecce che ha messo a disposizione personale e mezzi nautici.
L’esercitazione si è svolta presso le cavità naturali marine di “Grotta Piccola Ciolo” (Tricase, LE), “Grotta Paolo Roversi” a S. Caterina – Nardò, “Grotta Lu Lampiune” a Otranto, “Grotta Torre del Serpe”, Otranto.
Le coste del Salento, con circa 50 cavità naturali e circa 250 km di estensione, sono state scelte quale posto ideale per l’effettuazione dell’esercitazione anche per la possibilità di poter trovare condizioni meteo marine favorevoli sempre sfruttando la presenza dei due mari, Mare Adriatico e Mar Ionio. Ulteriore elemento a favore la bellezza delle citate cavità naturali e delle sue coste.
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO
BRINDISI
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