Roma, 06/12/2004

Agricoltura: Stanisci presenta un emendamento alla finanziaria

L’articolo 21 bis del Disegno di Legge della Finanziaria prevede, tra le altre cose, che, a partire dal 1 gennaio 2005, i trattamenti di disoccupazione speciale per i lavoratori agricoli ( i cosiddetti centounisti e centocinquantunisti ) siano sostituiti con gli importi ordinari previsti dalla legge 427.
Sulla previdenza agricola si abbatte, così, la scure del Governo, che ritocca l’indennità di disoccupazione speciale per finanziare la riduzione delle tasse.
È davvero paradossale che si tolga a chi lavorando in un settore come quello agricolo, che vive la precarietà e la durezza di condizioni spesso di disagio non solo economico, per diminuire le tasse a ceti già di per sé privilegiati.
Il risparmio previsto con questa manovra ammonterebbe a 70 milioni di euro.
Tale scelta colpisce pesantemente i redditi di oltre 25.000 lavoratori stagionali, gran parte dei quali residenti nel meridione e, soprattutto, nella nostra provincia.
Per questo le segreterie nazionali dei sindacati di categoria, hanno indetto, per il prossimo 10 dicembre, una giornata di sciopero.
A questo proposito è stato presentato, dalla Sen. Stanisci e da altri parlamentari del gruppo dei Democratici di Sinistra, un emendamento che prevede l’annullamento della copertura perché, qualunque riforma si intenda fare sulla previdenza agricola, non può cominciare dalle fasce più deboli, quali i braccianti, né senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali di categoria.
Va sottolineato, peraltro, che esiste già un tavolo che ha avviato una prima discussione sulla previdenza agricola; il Governo, però, giocando d’anticipo, ha inteso porre in essere la scelta di una riforma del sistema previdenziale in modo unilaterale e penalizzante per i lavoratori del comparto, che già subiscono in modo pesante la crisi generale del settore e che, con questo grave atto del Governo, si trovano a vedere ulteriormente decurtato un reddito che, se pur aggiuntivo, è stato e resta, in molti casi, fonte di sopravvivenza per tanti lavoratori e lavoratrici e per le rispettive famiglie.
Per questo la Sen. Stanisci rivolge un appello a tutti i Parlamentari della Provincia di Brindisi perché si adoperino a che tale scelta del Governo venga cancellata.

COMUNICATO STAMPA SEN. ROSA STANISCI