Ceglie M.ca, 27/09/2010
Sel e la fondazione della Dieta Mediterranea
La questione della Fondazione della Dieta Mediterranea continua ancora ad infiammare le polemiche su giornali, blog e gruppi facebook, a causa dell’individuazione della propria sede ad Ostuni.
Da un lato la scelta del Presidente Ferrarese, insieme ad alcuni Consiglieri ostunesi, che giustificano il tutto con la notorietà in campo turistico di Ostuni e dall’altro noi cegliesi che ci sentiamo, ancora una volta, derubati di qualcosa che ci spetta di diritto e che ci appartiene.
Questa situazione avrebbe dovuto far reagire i nostri Rappresentanti Provinciali (Mita, Urso e Argese), i quali avrebbero dovuto difendere una delle più importanti peculiarità che appartengono a Ceglie, invece si sono trincerati dietro il silenzio più assoluto. Anzi, qualcuno di loro ha persino spezzato una lancia a favore della scelta di Ferrarese. Al silenzio già assordante dei Rappresentanti Istituzionali si aggiungono le posizioni di alcuni importanti esponenti del settore enogastronomico cegliese, i quali, di fatto, avallano senza protesta questa sconsiderata scelta politica che, come tutti sappiamo, finirebbe per promuovere esclusivamente il territorio ostunese, anziché quello cegliese e finirebbe per decretare la perdita di uno dei tratti più importanti che caratterizzano l’identità cegliese.
Il fatto che si discuta di “territorio” più ampio non può e non deve fare da “contentino” per la nostra popolazione, soprattutto perché Ceglie vanta La scuola Internazionale di Gastronomia Mediterranea. A tal proposito, dove sono finiti i soggetti politici promotori di questo importante progetto? Perché non promuovono e difendono il proprio territorio anche in questo caso?
Lasciare che tutto ciò avvenga, ci autorizzerebbe a richiedere alla Città Bianca per antonomasia, un’estensione di questo appellativo anche alle altre cittadine che vantano questa peculiarità, tra cui, appunto, Ceglie Messapica. Ci chiediamo, difatti, cosa accadrebbe se questa proposta fosse seriamente avanzata. In fondo, si tratta sempre del medesimo “territorio”.
Ecco perché riteniamo davvero importante la coscienza della propria identità all’interno di una più ampia comunità come quella Provinciale, essa fa parte di quelle condizioni necessarie ed imprescindibili per qualsiasi genere di collaborazione e progettazione comune.
La scelta di Ceglie come sede della Fondazione darebbe una continuità al progetto della Scuola Internazionale di Gastronomia e restituirebbe alla nostra città ciò che la politica ha deciso di assegnare arbitrariamente ad altri. Anche questa volta sarebbe stato opportuno concertare per una scelta che può decidere le sorti, soprattutto economiche, di un’intera comunità, che da sempre viene considerata l’eccellenza nel settore della gastronomia.
Sono questi i motivi per cui il Coordinamento cegliese di Sinistra Ecologia e Libertà rivolge il proprio appello a tutti i soggetti politici e istituzionali, alle Associazioni, ai ristoratori e a tutta la popolazione, affinché si mobilitino per evitare quest’ulteriore furto perpetrato ai danni della nostra città. Non permetteremo che Ceglie scompaia del tutto o che venga derubata della propria identità, solo perché altre comunità vengono ritenute più note. Ceglie non ha nulla da invidiare a nessuno, possiede un patrimonio storico-culturale e gastronomico di tutto rispetto e siamo, quindi, pronti a collaborare, a mobilitarci e a protestare, affinché Ceglie ottenga ciò che le spetta di diritto.
COMUNICATO STAMPA CIRCOLO SEL - PEPPINO IMPASTATO - CEGLIE MESSAPICA
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