Brindisi, 30/09/2010

Adoc: "trasporto pubblico e disservizi"

Ritorniamo a parlare di trasporto pubblico, nel territorio provinciale, per mettere in evidenza alcuni aspetti che penalizzano i cittadini e il sistema trasportistico nella nostra realtà. Già in passato avevamo denunciato l’assenza di volontà da parte della S.T.P. circa l’avvio di un confronto con le associazioni dei consumatori per accogliere suggerimenti e necessità non più rinviabili.
A tale appello ne è seguita, qualche mese addietro a mezzo stampa, la replica da parte del Presidente della Società, Onofrio Cretì, che si era reso disponibile all’apertura di un tavolo di confronto per la soluzione delle problematiche in atto come quella della mancanza di collegamenti con la zona Torretta nella città capoluogo.
Impegno supportato finanche dall’assessore ai trasporti pubblici, Paolo Chiantera, ma che ad oggi non ha sortito atti concreti ma solo proclami. Intanto, aumentano le segnalazioni circa i disagi subiti dagli utenti sia in termini di efficienza dei collegamenti che in termini di costi.
Da questo punto di vista nel ricordare gli aumenti effettuati a far data dal 1° settembre ci viene segnalata un’anomalia tutta brindisina in merito all’emissione degli abbonamenti settimanali. Infatti numerosi utenti residenti nei comuni della provincia che raggiungono la zona industriale di Brindisi o gli uffici o attività presenti nel capoluogo dal Lunedì al Venerdì sono invece costretti a sottoscrivere un abbonamento valevole per sette giorni la settimana con evidente aggravio di costi. Non viene quindi emesso l’abbonamento ridotto valevole per cinque giorni comprendente dieci corse (cinque di andata e cinque di ritorno).
Un’anomalia tutta brindisina dicevamo in quanto le società delle province limitrofe applicano tale tariffario opzione tra l’altro riportato nel retro del tagliando di abbonamento ma non applicata.
Chiediamo, pertanto, alla società S.T.P. di attivarsi per porre fine ad una vera discriminazione che emerge giornalmente tra i lavoratori residenti nella provincia di Brindisi e quelli provenienti dalle province confinanti. Un intervento utile, inoltre, anche per arginare il decremento dell’utilizzo del trasporto pubblico da parte dell’utenza che invece andrebbe incentivata con benefici per l’ambiente, l’economia e la sicurezza.
Per concludere rinnoviamo l’invito ad un confronto che dia voce ai consumatori più volte citati nelle carte dei servizi e della mobilità ma altrettanto trascurati nell’operatività quotidiana.

C.S. ADOC