Ostuni, 01/10/2010
Il Santuario dei SS. Medici meta di pellegrinaggi
L’intuizione dell’Arcivescovo S.E. Mons. Nicola Margiotta di elevare la Chiesa dei Santi Medici di Ostuni a Santuario Diocesano, con apposito decreto del 27 settembre 1966, trova oggi più che mai una risposta concreta e visibile per il gran numero di devoti che accorrono per implorare grazie, sciogliere voti e ringraziare i Santi per favori ricevuti.
In questi ultimi tre anni la conoscenza del nostro Santuario – spiega il parroco don Paolo – è stata incrementata soprattutto con le Celebrazioni della Festa dei Santi Medici in settembre e con il 50° della Consacrazione della Chiesa segnato dall’Arrivo delle reliquie dei Santi Medici da Oria e dalla presenza del Cardinale Salvatore De Giorgi. La grande soddisfazione è quella di aver accolto alcuni fedeli venuti in Ostuni in Pellegrinaggio nel nostro Santuario. Ultimi fra tutti i pellegrini del Coro Parr. SS. Pietro e Paolo di Zollino (Le) che hanno animato la S. Messa solenne della Festa il 26 settembre presieduta dall’Arcivescovo Mons. Rocco Talucci e i pellegrini provenienti da Cosenza con il Coro Lodi all’Altissimo che animeranno domenica 3 ottobre la S. Messa delle ore 10,30.
I santuari sono chiese o luoghi sacri, aperti al culto, sorti per particolari motivi di pietà, in genere legati a qualche immagine ritenuta miracolosa o a qualche intervento soprannaturale. Sono luoghi prediletti dai fedeli per incontri più personali con il sacro; luoghi, cioè, dove è possibile esprimersi meglio con parole, gesti, preghiere, pellegrinaggi legati ad antiche tradizioni, quasi per una fiducia illimitata nel potere del "contatto"; dove per una circolazione e interscambio molteplice di aspirazioni culturali, terapeutiche o di pacificazione, riconciliazione, ringraziamento... il fedele sente di poter meglio sperimentare ed esprimere il suo sentimento religioso.
II nuovo Codice, sia per riequilibrare il sistema dei santuari e sia per meglio orientarli alle necessità religiose dell'epoca attuale, li presenta come "chiese o luoghi sacri", in cui si offrono ai fedeli "con maggiore abbondanza" (abundantius: un avverbio usato solo qui dal Codice) - e per questo sarebbero luoghi "privilegiati" o "carismatici", ma il Codice non usa questi termini - "i mezzi della salvezza", che sono la parola di Dio "annunciata con diligenza", la vita liturgica "soprattutto con la celebrazione dell'Eucarestia e della Penitenza" e "le sane forme della pietà popolare".
I santuari, nel passato come nel presente, tentano anche di dare una risposta ai grandi mali della società, offrendo più spazio e più tempo al precetto dell'amore e della solidarietà con testimonianze fattive. Qualcuno li ha definiti "cliniche dello spirito" o anche "le misteriose capitali del mondo".
Il Santuario dei SS. Medici di Ostuni è provvisto anche un sito internet per le comunicazioni virtuali: www.cosmaedamiano.it.
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