Brindisi, 02/10/2010
Adoc: "l'igiene urbana peggiora di giorno in giorno"
Archiviata la stagione estiva sicuramente negativa dal punto di vista del decoro e della pulizia dei litorali ( Art.11/q), l’attenzione dei cittadini, in questo momento, è maggiormente focalizzata sulla situazione dell’igiene urbana nell’abitato della città di Brindisi alle prese con situazioni che peggiorano di giorno in giorno.
Ci pensa, invece, l’assessore Mevoli a rinfrescare la memoria su quanto avviene ancora sul litorale visto che in un intervista rilasciata nella giornata di ieri ha dichiarato chiusa l’emergenza ambientale di Sbitri.
Niente di più falso, solo una cattiva ed errata informazione alla cittadinanza se teniamo conto che sempre in tale zona insistono tuttora grossi quantitativi di amianto ed inerti e non è certo la paternità delle responsabilità e dell’avvio delle azioni di rimozione, in carico al demanio militare, che possono sollevare l’amministrazione comunale dai doveri verso la cittadinanza.
Ritornando alla situazione in cui versa la città diamo voce alla protesta dei cittadini del quartiere La Rosa di Brindisi che negli ultimi giorni hanno visto vanificare i propri sforzi per il recupero dei materiali visto che nella giornata di Martedì non è stato effettuato il ritiro della carta nonostante i continui solleciti.
Causa a nostro modo di vedere della situazione, divenuta intollerabile, riteniamo sia da addebitarsi all’incapacità gestionale della società affidataria del servizio e dell’amministrazione comunale impassibile dinanzi ai continui disservizi ed inadempienze.
Partiamo dal tema della raccolta differenziata con quartieri scoperti da tale servizio e dati che hanno raggiunto livelli impensabili fino a qualche mese addietro, prima che cambiasse la gestione della raccolta. Ad Agosto 2010 la percentuale nella città capoluogo di raccolta differenziata ha registrato il 9,12% un dato che non si discosta molto da quelli dei mesi precedenti sempre sotto la gestione Monteco. Eppure negli stessi mesi del 2009 si erano raggiunte quote del 24,61% ad Agosto con punte del 25,28% a Maggio.
Saranno cambiati i cittadini!?!?
Un danno enorme, quindi, per l’ambiente e per le casse comunali, se consideriamo i tempi di ricettività della discarica che si accorciano ulteriormente, con all’orizzonte lo spettro di una emergenza ambientale e per le casse dell’amministrazione pubblica che finanzia la raccolta e che nel contempo vede diminuire gli introiti derivanti dal recupero dei materiali.
Intanto, la città è sempre più sporca!
Il capitolato d’appalto è puntualmente disatteso tant’è che il lavaggio dei cassonetti (Art. 11) non viene espletato con la frequenza prevista così come il lavaggio delle strade,la disinfestazione e derattizzazione, il lavaggio dei corsi principali garantendo l’incolumità dei passanti (Art. 36), la pulizia dei canali di scolo delle acque meteoriche causa principale di allagamenti con l’avvento dei primi temporali.
Altro neo quello derivante dalla mancata realizzazione dell’isola ecologica nella zona industriale che permetterebbe ai cittadini di conferire materiale di diversa natura tra cui gli inerti presenti in gran quantità nelle discariche abusive e nelle campagne. Tutti argomenti quelli evidenziati trattati più volte, da più soggetti, senza che siano giunti segnali da parte dell’amministrazione e dalla società di disponibilità al cambiamento di rotta con il rischio concreto che si vada verso un degrado che non consentiremo.
Purtroppo notiamo che l’assessore al ramo è più impegnato ad interloquire su facebook, sottraendo tempo prezioso all’azione amministrativa, che con i cittadini sempre più arrabbiati per i servizi che vengono meno e con bollettini della TARSU puntuali ed onerosi.
Un’abitudine assunta anche dalla Società Monteco che anziché avviare un dialogo con la città cerca di temporeggiare rispondendo alle esigenze di pochi singoli cittadini.
All’amministrazione comunale chiediamo per l’ennesima volta di richiamare l’azienda ai propri doveri contrattuali e di sanzionare se necessario restituendo ai cittadini somme versate a fronte di servizi inesistenti. Inoltre, non è più pensabile per il futuro di veder impegnate unità dei vigili urbani a coordinare operazioni straordinarie di pulizia anziché in attività importanti e più strettamente legate al loro ruolo così come avvenuto nel recente passato in varie aree della città. Se i livelli di qualità del servizio non raggiungono buoni risultati, se bisogna controllare costantemente l’operato dell’azienda per garantire quanto previsto dai capitolati, se il Sindaco deve curare le relazioni sindacali ritorniamo a dire che sarebbe meglio costituire una municipalizzata.
Ne gioverebbe la città sia in termini economici che di vivibilità e non ultimi i lavoratori in quanto, ancora una volta, il privato non è sinonimo di efficienza e di risparmio, almeno nella nostra città.
L’ADOC di Brindisi ritenendo conclusa la fase di sensibilizzazione, senza esito per i cittadini, intende avviare a breve azioni pubbliche e di denuncia per porre fine ad una vera propria forma di mancanza di rispetto per una città intera.
COMUNICATO STAMPA ADOC BRINDISI
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