Fasano, 08/12/2004
Sequestro "Dama": le opposizioni plaudono alla magistratura
Il sequestro di due nascenti strutture alberghiere, il nuovo albergo della società “DAMA” e l’ampliamento dell’hotel “Terme”, a ridosso della spiaggia di Torrecanne, pongono un problema diventato emblematico per Fasano.
Infatti, in questi due casi eclatanti e sempre più di frequente nel tempo recente, i fenomeni di abuso edilizio nella nostra città non riguardano i “Pirati del cemento selvaggio”, che prendono d’assalto la costa senza alcun permesso o concessione comunale, bensì società di noti imprenditori, che mettono mano ai progetti seguendo il normale iter legale, per disporre di tutte le autorizzazioni e concessioni di rito.
Ciononostante, la Magistratura brindisina ha bloccato i lavori per verificare la legittimità proprio di quelle autorizzazioni concesse dagli amministratori locali a nostro avviso in maniera troppo leggera, senza fare i conti con i vincoli imposti dalla Regione Puglia e dal Piano Regolatore Generale e in barba a tutte le considerazioni di impatto ambientale che avrebbero comportato sul territorio. Ricordiamo, a tal proposito, che l’albergo della “DAMA” insiste su area naturale protetta.
Il sonno dei nostri amministratori genera “ecomostri”, deturpa il paesag-gio e non crea posti di lavoro!
Sulla fascia costiera, per buona parte ancora ben conservata e caratteriz-zata da un mare invidiabile, sembrano essersi concentrati considerevoli appetiti speculativi. Anche per l’arrendevolezza dei nostri urbanisti, sostanzialmente succubi della classe politica, assistiamo negli ultimi tempi a un’inquietante presentazione di progetti e apertura di cantieri che stanno cambiando la morfologia costiera, concependo opere e infrastrutture, che rischiano di compromette-re le potenzialità turistiche dell’area.
Si tratta inoltre di interventi puntuali, episodici e scollegati da qualsiasi disegno imprenditoriale serio.
Non a caso il Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista Giorgio Cofano ha presentato una proposta di deliberazione di annullamento in autotutela della variante, che ha concesso il cambio di destinazione dell’area sulla quale è iniziata l’edificazione ― con un finanziamento pubblico di quasi 900.000 Euro ― dell’albergo della società “DAMA”, progettata dal Sindaco in carica.
Infatti, tale variante è in contrasto con le norme tecniche di attuazione del PRG vigente.
In questo scenario desolante Rifondazione Comunista, i Verdi, i Comunisti Italiani e Italia dei Valori pongono il problema all’attenzione dei cittadini auspicando che non sia definitivamente sottratta ai concittadini e ai turisti l’incantevole vista della campagna, del mare e della collina, anche a costo di utilizzare le ruspe, se gli accertamenti della Magistratura evidenzieranno, come siamo propensi a ritenere, abusi contro il patrimonio ambientale.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO PARTITO RIFONDAZIONE COMUNISTA, VERDI, ITALIA DEI VALORI, PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI
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