Brindisi, 14/10/2010
UIL: "Dopo l'Alenia avanti un altro e domani a chi toccherà?"
Continua l'esproprio forzato in terra di Brindisi. È chiaro da tempo!
L'obiettivo che si vuole raggiungere è quello di depredarla di tutto quello che gli
appartiene ottenuto da decine di anni grazie all'impegno ed al lavoro di tanti nostri
concittadini, rappresentanti istituzionali, dell'economia, dell'industria che hanno
contribuito a creare le condizioni affinché la nostra città e la sua provincia avesse
servizi, strutture e rappresentatività pubblica e privata adeguate ai bisogni ed ai
traguardi che tutta la comunità ha fortemente voluto per migliorare qualità della vita e
posizione sociale.
Come la Banca d'Italia, la Direzione dell'Enel, la Telecom anche l'Arsenale, l'AQP,
l'Inps, l'Inail a quanto pare prenderanno il volo per preparare quel Grande Salento
che, secondo alcuni, ci dovrebbe consentire di fare il salto di qualità per tutto quello
che di buono dovrà essere realizzato nel futuro in termini di sviluppo economico ed
occupazionale.
Il problema è che mentre le altre provincie si rafforzano, Brindisi dopo gli anni
passati della crescita, ritorna ad essere considerato un paesone non una città
capoluogo, una provincia che ha dato tanto allo stesso Salento.
Se tutto questo esproprio è propedeutico a quanto dovrà avvenire nel prossimo futuro
con la nascita del nuovo soggetto istituzionale: la regione Salento, non siamo per
niente d'accordo.
Riteniamo invece che le tre provincie: Brindisi, Lecce e Taranto, devono mantenere
inalterata la loro rappresentatività economica ed istituzionale e così come hanno
unitariamente sottoscritto il protocollo d'intesa per potenziare le infrastrutture
necessarie per tutto il Salento, altrettanto dovranno impegnarsi, facendo fronte unico,
per salvaguardare e rafforzare le strutture e gli Enti di servizio pubblici e privati di
stanza nella nostra città che da Brindisi sono stati e stanno ancora per essere trasferiti
altrove, nelle altre provincie vicine.
Ancora una volta richiamiamo l'attenzione della politica a tutela del nostro territorio
avendo l'obiettivo primario di salvaguardare ciò che ci appartiene.
Se non voltiamo pagina alla fine di questa provincia rimarranno solo le ceneri e la
desolazione.
COMUNICATO STAMPA UIL
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