Brindisi, 10/12/2004
La Giunta Comunale approva il Bilancio 2005
Innovazione e sviluppo senza fughe in avanti. La città si predispone a grandi cambiamenti attraverso un’opera di riqualificazione del territorio.
Il rispetto
del termine 31 dicembre è un segnale di recupero di efficienza amministrativa e politica.
La Giunta del Comune di Brindisi ha approvato il bilancio preventivo per l’anno prossimo. Da oggi si metterà al lavoro anche la commissione consiliare che ha la competenza di merito ed il presidente del Consiglio convocherà i presidenti delle circoscrizioni per acquisire i previsti pareri. L’obiettivo è di approvare il provvedimento in aula entro il 31 dicembre, termine prescritto dalla legge per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio.
Se i tempi saranno rispettati ed il Consiglio riuscirà ad approvare il documento entro la fine del mese, Brindisi potrà guadagnare qualche punto rispetto alla consolidata tendenza a stazionare nei luoghi bassi di tutte le graduatorie. Il rispetto dei termini prescritti per l’approvazione del bilancio, infatti, sarebbe un evento straordinario per il nostro Comune, ma assumerebbe pure sul piano nazionale il significato di un recupero di efficienza, in quanto è ancora molto ridotto il numero degli enti locali che interpretano la puntualità come elemento di correttezza politica ed amministrativa.
Questa sottolineatura non implica valutazioni sui contenuti del documento contabile che assume anche respiro programmatorio, soprattutto per un governo che per la prima volta si cimenta a tradurre i propositi in cifre; segnala piuttosto la volontà del Comune di Brindisi d’intraprendere una pratica di rigore che è l’esatto contrario della sciatteria amministrativa, causa non ultima di più inquietanti guasti.
Il bilancio è stato costruito seguendo alcune linee fondamentali di principio, alle quali hanno fatto seguito comportamenti coerenti. Vengono perciò rivendicati il cambiamento e l’innovazione senza fughe in avanti, nella consapevolezza di doversi fare carico delle emergenze presenti, a chiunque siano imputabili responsabilità di iniziative che non hanno prodotto buoni
risultati. Va citato un esempio per tutti: una delle società tribolate fra quelle partecipate dal Comune è la Multiservizi, che ha avuto in questi anni una gestione travagliata, aggettivo che traduce in misura riduttiva i molti disagi che la caratterizzano.
E’ stata operata una scelta che da un lato conferma l’interesse alle esigenze della occupazione, dall’altro però punta a superare la condizione di precarietà e di inefficienza che rendeva la spesa pubblica puramente assistenziale. Nel corso del 2005 la Multiservizi diventerà una impresa vera: cioè i lavoratori avranno certezza di occupazione, quindi diritti e doveri; gli amministratori imposteranno piani industriali in grado di produrre utili, spezzando la spirale di un equivoco rapporto anche fra i soci. Da ora chi è socio della Multiservizi lo sarà perché è interessato alla sua gestione e si sentirà impegnato a conseguire risultati positivi per la società.
Per i lavoratori ex LSU la Giunta ha approvato un documento che sollecita Governo e Parlamento ad assumere decisioni responsabili per non scaricare sugli enti locali tutto il peso di situazioni anomale e che tuttavia non possono essere emarginate. Le determinazioni definitive andranno assunte in prosieguo di esercizio finanziario, quando giungeranno a scadenza i piani d’impresa che, secondo la legislazione vigente, non possono essere rinnovati.
Un potenziamento di formazione e di mezzi è previsto a favore del personale dipendente direttamente dal Comune, a partire dalla riorganizzazione del corpo dei vigili urbani.
Un altro principio-guida riguarda la revisione del sistema fiscale, il livello della imposizione che fa capo al Comune, la ricerca di un equo rapporto fra l’ammontare dei tributi e l’efficienza dei servizi. Il primo impegno si eserciterà sul blocco di qualsiasi attività rivolta ad incrementare le entrate attraverso l’appesantimento del sistema fiscale comunale; sarà avviato un processo di revisione che gradualmente renda equi tributi oggi al limite della sostenibilità. Un impegno preciso riguarda la Tarsu, per la quale si punta alla revisione dei criteri-base di valutazione. Di eguale intensità è l’impegno sul fronte dei servizi: da quelli che attendono alla pulizia, all’adeguamento dell’arredo urbano, sino a quelli che governano l’assistenza dei singoli e delle famiglie, in particolare dei cittadini collocati nelle fasce più deboli.
Il Comune sceglie di svolgere un ruolo significativo nell’adozione di adeguate politiche culturali e si mobilita al fine di inserire Brindisi nei grandi circuiti nazionali ed internazionali. Riferimenti immediati sono la costituzione di un centro universitario e l’apertura del teatro, ma il coinvolgimento è più vasto e complesso, perché si tratta di promuovere momenti di partecipazione attiva su più piani di conoscenza al fine di agevolare la formazione di una coscienza critica ed informata su tutto quanto interpreta lo spirito dei tempi.
La programmazione degli investimenti, che accompagna il documento del bilancio annuale, esprime lo spirito innovatore con cui l’Amministrazione intende esercitare la presenza diretta nella politica delle infrastrutture ed anche il ruolo d’intervento sulle economie parallele. Appartengono alla prima fascia gli interventi di riqualificazione del territorio, di razionalizzazione della mobilità urbana, di potenziamento anche tecnologico dei servizi pubblici, di disposizione della città a ridisegnare il rapporto con il mare, elemento vitale per il suo rilancio economico e civile. E’ previsto per il mese di febbraio 2005 un grande convegno di approfondimento che precederà l’affidamento della progettazione del tratto di città che si estende di fronte al mare. Sul piano della promozione e del coordinamento delle attività interistituzionali il Comune è impegnato a promuovere politiche per il rilancio dell’economia, agevolando interventi nel settore industriale ed in quelli dell’agricoltura e del terziario, con particolare attenzione al commercio ed al turismo.
A questo riguardo assumono rilevanza gli intensi rapporti in atto con tutti gli enti che operano sul territorio, con le organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori, con libere associazioni rappresentative di interessi e di istanze cittadine.
Con l’approvazione del bilancio il Comune avvia la sua concreta attività di governo, dando corpo alle idee illustrate in sede di presentazione delle linee programmatiche. Brindisi ha bisogno di superare un lungo periodo di debolezza politica, che ha privato la città di una guida coerente. Deve perciò recuperare autonomia di scelte, capacità di realizzazione, potere contrattuale rispetto alle entità varie che interagiscono sul territorio, perseguendo l’interesse generale della comunità. Essendo questo il suo obiettivo primario, si rivolge a tutti gli attori – politici, economici e sociali – chiedendo di evitare lacerazioni che un tessuto già poco coeso non riuscirebbe a reggere e farebbe fatica a ricomporre. Un sereno e costruttivo dibattito su tutti i problemi non è solo una opportuna scelta di metodo, è anche la strada maestra per guardare lontano.
COMUNICATO STAMPA COMUNE DI BRINDISI
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