Brindisi, 18/10/2010
Logo città di Brindisi: polemica tra Comune e New Basket
La New Basket Brindisi risponde picche alla richiesta del Comune (proprietario dell'impianto) di collocare il logo "città di Brindisi" nel cerchio di centrocampo del PalaPentassuglia.
Ad espressa richiesta da parte degli Uffici Comunali, inviata il 23 Settembre, la società ha risposto il 15 Ottobre comunicando che l'ufficio marketing ha venduto tutti gli spazi pubblicitari sul parquet di gioco ad aziende di caratura nazionale ed internazionale.
Solo dopo aver contattato una di queste aziende, la New Basket Brindisi ha ottenuto la rinuncia al contratto di sponsorizzazione da tempo firmato ed è oggi disponibile a cedere al Comune esclusivamente uno spazio lungo il perimetro corto del lato di gioco.
La risposta della società è stata oggetto di una piccante critica di Carlo Gabrieli, Capogruppo di Alleanza per le Periferie al Comune di Brindisi. Siamo sicuri che questa sarà solo la prima di una serie di prese di posizion.
Di seguito riportiamo integralmente il testo del comunicato del Consigliere Gabrieli:
“Che bel palazzetto!” è stata la prima emozionante reazione una volta varcato l’ingresso del parterre del Pentassuglia rinnovato. Recatomi oggi con la Commissione Consiliare Sport per effettuare un sopralluogo presso la struttura ormai completata, non ho potuto fare a meno di osservare compiaciuto un’opera, che malgrado tutto, è sicuramente degna di ospitare una squadra di basket A1 e di presentarsi agli occhi di una nazione senza vergogna, senza alcuna inferiorità.
Certo la perfezione non è di questa terra ed il miglioramento è sempre possibile ma sono per indole portato a vedere il bello nelle cose piuttosto che il marcio: qualche posto a sedere potrebbe avere una migliore visibilità e rimane forse il problema dei parcheggi ma i seggiolini sono tutto sommato vivibili e direi anche comodi a dispetto delle ironie che per mesi sono state fatte a riguardo ed il risultato finale è di certo impatto, davvero bello…
Se l’obiettivo era far assistere i tifosi alle partite di casa evitando di farli spostare a Taranto mi sembra che sia stato pienamente centrato. Se già ieri sono stati in tanti ad andare in trasferta a Roma per la prima di campionato, c’è da aspettarsi che domenica prossima gli oltre tremila posti saranno gremiti, colorati e rivitalizzati da quella Brindisi che ha per mesi gridato e fortemente voluto che il titolo rimanesse in casa, sacrificando magari tanti soldi della pubblica amministrazione piuttosto che vederlo andare a Bari.
Per consentire tutto ciò il Comune di Brindisi, senza distinzione di maggioranza e opposizione, ha dato il suo meglio. “Smontare e rimontare” un palazzetto in pochi mesi non è cosa da poco: soldi. risorse umane, burocrazia… chissà in quanti avranno passato notti insonni con la paura di non farcela in tempo… Un gran lavoro senz’altro riuscito.
Ma qualcuno dirà grazie?
Perché nella logica di chi pensa che tutto sia dovuto a volte non riesce ad albergare neanche il senso di gratitudine sino ad arrivare ad azioni che rasentano l’assurdo
Ed oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione
In una nota del Presidente della New Basket Brindisi Corlianò indirizzata al Comune di Brindisi la società ha esplicitamente negato la richiesta fatta di apporre a centrocampo il logo “Città di Brindisi” poiché, a suo dire, tale riquadro era stato già venduto come spazio pubblicitario. A fondo campo forse ma al centro no!
Becchiamoci anche questa…
Dopo tutto il balletto tra ampliamento e nuovo palazzetto, i veleni ed il fango gettato, i tifosi aizzati in sciopero, le variazioni di bilancio, i lavori in extremis, dopo aver soddisfatto tutti nel bene e nel male al Comune viene indirizzato quest’ennesimo “fatti da parte”
Del resto da una società che si è fatta la sede sociale in un’area del Pala Pentassuglia, che ha gestito in proprio la campagna abbonamenti, che si vende tutti gli spazi pubblicitari quando è semplicemente titolare di fasce orarie di un impianto comunale né più e né meno delle decine di altre associazioni sportive brindisine, beh, c’era da aspettarsi anche questa…
Brindisi non trova spazio neanche nel proprio palazzetto, altro che posto d’onore…
Tutto ridotto al vile denaro: uno sponsor ha la priorità su una città intera e non c’è altro da aggiungere.
I tifosi noteranno quest’assenza o l’importante è che si giochi e questo basta? E’ questo il senso di appartenenza, l’affezione, il battito del cuore bianco azzurro?
E allora disilludiamoci che qualcuno a Treviso, Roma o Varese, guardando in tv le partite di A1, abbia l’improvviso desiderio di visitare la nostra città: la grande assente nel palaPentassuglia ancora una volta sarà la Città di Brindisi…
L’importante è che si giochi no?… e questo basta…
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