Brindisi, 19/10/2010
Convenzioni, Uilcem: "tenere conto delle vere necessità territoriali"
Continua la farsa delle Convenzioni Elettriche e ancora una volta si notano posizioni contrastanti. Si continua a richiedere la riduzione del 30% del carbone e si chiede di sostituirlo con il gas.
Secondo il nostro punto di vista, le contraddizioni sono nelle richieste:
se cinque anni fa quando si voleva applicare il PEAR, nel quale c’era la richiesta della riduzione del 30% del carbone, avessero tutti quanti firmato un accordo, oggi ci saremmo ritrovati con il raggiungimento di quell’obiettivo, invece, come sempre accade, abbiamo rimandato la questione a tempi migliori e in un certo senso liberato l’Enel affinché continui a bruciare carbone senza vincoli.
Dall’altra poi, indichiamo nel gas il possibile combustibile alternativo al carbone, ma mai nessuno nel tempo però ha intrapreso un dialogo con le società che lo producono per verificare se ciò è possibile.
Occorre invece riprendere il dialogo con le aziende elettriche, con l’Enel, ma anche con la Enipower e in particolare con la Edipower per capire se le loro intenzioni sul nostro territorio sono solo quelle di finanziare le varie stagioni teatrali, o dare invece un indirizzo preciso a governare il sistema economico che ne deriva dalle convenzioni per il bene della Città e della Provincia.
Il Territorio, così come abbiamo sempre rivendicato, deve svolgere assolutamente un ruolo in questa vertenza ed il Sindacato Territoriale ne ha tutto il diritto, essendo coloro che oltre a vivere le emergenze e le problematiche del quotidiano, conoscono più di tutti le ripercussioni che si possono generare dai diversi contenuti della stessa convenzione, non solo sotto l’aspetto economico e della produzione ma anche sotto l’aspetto occupazionale.
Non possiamo più confondere e perderci nei meandri delle discussioni sterili producendo poi accordi che non tengono conto delle vere e molteplici necessità territoriali.
COMUNICATO STAMPA UILCEM
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