Carovigno, 21/10/2010
Serata in onore di Salvatore Morelli
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Carovigno d’intesa con l’Associazione nel Segno di Apollo Licio di Lecce, in vista dei festeggiamenti per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ha organizzato una serata per celebrare la ricorrenza del 130° anno della scomparsa del patriota salentino e deputato nazionale Salvatore Morelli (Carovigno 1824 – Pozzuoli 1880).
Dopo avere studiato nel Seminario di Brindisi e all’Università di Napoli, il Morelli, liberale convinto, entra nella Guardia Nazionale e saluta con entusiasmo la Costituzione del ’48. Deluso dal sovrano borbonico ne incendia l’effige in Carovigno. Processato, quale rivoltoso, subisce otto anni di dura segregazione nelle isole di Ventotene e di Ischia.
Questa esperienza lo avvicina agli ideali della sinistra repubblicana e gli fa comprendere l’importanza sociale dell’alfabetizzazione delle masse.
Scontata la pena e inviato al confino in Lecce, è ospite nella dimora del farmacista Pasquale Greco, quale precettore dei figli di questo signore. Proprio a Lecce, Morelli matura l’idea, primo in Europa, dell’importanza sociale dell’emancipazione della donna. Nella capitale di Terra d’Otranto, scrive, infatti, il suo capolavoro, La donna e la scienza, pubblicato per la prima volta a Napoli, nel 1861.
Grazie alla mutata situazione politica, nel 1860, il Morelli fonda a Lecce, in cooperazione con Leonardo Cisaria, due giornali decisamente schierati a sinistra, Il Dittatore e L’Italia salentina.
Trasferitosi a Napoli nel 1861, in questa città dà vita a un organo ispirato agli ideali del Partito d’Azione, il giornale Il Pensiero, foglio fatto oggetto di ben 185 sequestri da parte della competente autorità nazionale.
Intrapresa la carriera politica, è stato eletto per ben due volte consigliere al Comune di Napoli e dal 18 giugno 1867 deputato al Parlamento Nazionale per 4 consecutive Legislature.
In questa veste, ha presentato tre progetti per riforme radicali: introduzione della cremazione e soppressione dei cimiteri, riforma dell’istruzione in direzione totalmente laica e del diritto di famiglia, fondato sulla parità fra i sessi, oltre che sull’introduzione del divorzio e la soppressione della discriminazione tra figli legittimi e naturali
L’entusiastica convinzione di Morelli che l’avanzamento scientifico possa essere panacea per tutti i problemi dell’umanità ha un chiaro sapore enfatico positivistico, tipico degli anni in cui visse. Malgrado ciò, le sue tesi, ridicolizzate nel momento in cui furono progettate in un Paese cattolico, agricolo e bigotto, hanno segnato, nel secolo successivo, alcune fra le più luminose tappe della civiltà.
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