Brindisi, 22/10/2010
Copagri: svolto convegno sulle coltivazioni di qualità
Si è tenuto presso la Camera del Commercio di Brindisi il convegno organizzato dalla Copagri di Brindisi avente a tema: Coltiviamo Qualità , Agricoltura, Ambiente, Alimentazione.
Ha introdotto i lavori il presidente Provinciale Antonio Sirsi che ha sottolineato l’importanza strategica nell’investire su un’agricoltura di qualità, che sia in grado di cogliere le nuove domande per fronteggiare la concorrenza e la competizione che viene dal mercato globale. Qualità pero’ che oltre ad essere produttiva, economico, commerciale abbisogna anche di qualità politica.
Concetti rafforzati dall’ Assessore Provinciale all’ Agricoltura, Cosimo Pomarico, che intervenendo ha dichiarato che la Provincia di Brindisi sta dando il massimo, per quanto di propria competenza, per valorizzare i prodotti agricoli, formare gli agricoltori ed evitare che il territorio brindisino sia soggetto di scempio a causa dell’installazione selvaggia di pannelli fotovoltaici.
E’ seguito l’intervento della Dottoressa Maria Teresa Cordasco del TUV Italia e del Dott. Pompeo Maggio, che hanno tecnicamente esplicitato il concetto di “ qualità “ applicato ai prodotti agro-alimetari.
Sono intervenuti inoltre, Il dott. Francesco D’Alonzo, Presidente dell’ Ordine degli Agronomi e Forestali di Brindisi, e per la Camera del Commercio il Dott. Cosimo Convertino e il Presidente Provinciale Alfredo Malcarne, che ha sottolineato l’importanza dell’ aggregazione e della internalizzazione per le aziende agricole, rimarcando quanto fatto e quali sono gli investimenti che la Camera di Commercio di Brindisi sta effettuando per perseguire tali obiettivi, ritenuti strategici al fine di dare quelle spinta necessaria alle aziende agricole per ridiventare volano di sviluppo del nostro territorio.
Il convegno è stato concluso dall’intervento del Presidente Nazionale della COPAGRI , Franco Verrascina, il quale oltre a fare una disanima dei problemi dell’ agricoltura, ha sostenuto che per fare qualità occorre un ricambio generazionale. E l’Italia in Europa è fanalino di coda con solo l’ 8% di ricambio generazionale a fronte del 135% per la Germania, l’ 85% della Francia, con una media europea che si attesta al 20%. Ha ribadito inoltre, che per operare un serio e produttivo ricambio generazionale si ha bisogno di una reale sburocratizzazione, di credito e di fiscalità di vantaggio.
C.S. COPAGRI
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