Brindisi, 23/10/2010
Confesercenti: Ipercoop non mantiene gli impegni
La città langue ed il commercio muore.
È questa la situazione nella quale è lentamente scivolata Brindisi, a causa di una crisi sempre più
preoccupante ma ulteriormente aggravata dalla presenza del Centro Commerciale Ipercoop nel
quartiere S. Elia e dalla mancata attuazione di un protocollo di intesa che impegnasse Ipercoop a
divenire volano di sviluppo, invece che trasformarsi in un “buco nero” che drena risorse e le porta
lontano da qui.
Una scelta, quella di far insediare un centro commerciale proprio dentro la città, che aveva visto il
netto contrasto della nostra Associazione ma che, politicamente, veniva salutata con favore per le
ricadute che avrebbe “sicuramente” avuto:
· Ricadute occupazionali, con oltre 500 assunzioni;
· Ricadute economiche, con la commercializzazione e la promozione delle nostre produzioni
eno-gastronomiche locali;
· L’indotto, derivante dalla nascita e dal consolidamento di imprese servizi (pulizia,
vigilanza, manutenzione, trasporto merci, ecc.), con conseguente ulteriore crescita
occupazionale;
Ebbene, nessuna di queste cose si è verificata; l’unica certezza è che i nostri soldi vengono
“esportati” in altre regioni e che le piccole imprese del commercio, da sempre anima e cuore di
questa città, sono al collasso.
Perché dopo oltre un anno dall’apertura non si è provveduto all’inserimento alla vendita dei nostri
prodotti locali?
Perché i livelli occupazionali sono nettamente inferiori a quelle che erano le previsioni del piano
industriale?
Perché i servizi e le manutenzioni, invece che essere offerte ai “brindisini” sono stati appaltate a
Bari o a Lecce?
Vorremmo girare questi interrogativi alla città, ai suoi Amministratori ed a tutti i cittadini, solo per
rimarcare l’esigenza di tutelare il piccolo commercio “unico e vero motore trainante della nostra
economia”
C.S. CONFESERCENTI BRINDISI
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